Bambino-kamikaze

Neologismi (2008)

bambino-kamikaze


(bambino kamikaze), loc. s.le m. Bambino addestrato per fare il kamikaze. ◆ [tit.] Bambino kamikaze a Nablus fermato a un posto di blocco / Ancora un giovanissimo coinvolto in episodi di terrorismo suicida (Stampa, 25 marzo 2004, p. 6, Esteri) • A raccontare l’ennesimo attacco suicida in Iraq è la vittima designata dei guerriglieri, un generale curdo che ieri è stato ferito a Kirkuk, città petrolifera a nord di Bagdad. Secondo l’ufficiale a colpire, per la prima volta nel Paese, sarebbe stato un bambino-kamikaze, un piccolo martire immolato alla causa terrorista. (Alberto Mattone, Repubblica, 2 novembre 2005, p. 6, Politica estera) • Terribile la testimonianza di un sedicenne raccolta in un rapporto di Amnesty International. «Voglio sacrificare la mia vita per l’Islam - ha affermato -. Questo è il nostro Paese e noi siamo musulmani mentre gli stranieri sono qui. Dunque io voglio cacciarli. Ecco perché sono pronto a far esplodere me stesso per ucciderli. Questa è la mia missione». Un progetto condiviso, purtroppo, da molti bambini-kamikaze, ribattezzati dagli afghani come «i figli bastardi di Osama». (Guido Olimpio, Corriere della sera, 22 aprile 2007, p. 12, Esteri).

Composto dal s. m. bambino e dal s. m. e f. inv. kamikaze, di origine giapp.

V. anche baby-kamikaze.