Bambù

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bambu


bambù s. m. [dal fr. bambou, voce di origine malese o neoindiana, attrav. il port. bambu o mambu]. – 1. Nome di piante graminacee di grandi dimensioni (alcune alte fino a 40 m), appartenenti a oltre 200 specie tropicali e subtropicali, la maggior parte asiatiche; hanno rizoma strisciante, ramificato, fusti perenni con numerosi rami alterni, foglie a lamina di solito lanceolata, infiorescenze a pannocchia, a spiga o a capolino; il frutto è una cariosside o, in alcuni generi, una bacca o una noce. Parecchie specie sono coltivate in giardini, nelle parti meno fredde d’Europa (v. fig. a p. 398). 2. Il fusto cavo della pianta, liscio all’esterno e nodoso, molto duro per l’alto contenuto di silice e per l’abbondanza delle fibre, variamente utilizzato: i fusti più grossi sono impiegati nei paesi d’origine per fabbricare condotte d’acqua e recipienti, come legname da costruzione, per fare stuoie, cappelli, ecc.; quelli più sottili o più giovani sono usati per fare mobili, bastoni, manici di ombrelli, ecc. 3. Unità di misura di capacità per liquidi e per aridi usata spec. in Malesia ed equivalente a circa 2 litri.