Bastardo dentro

Neologismi (2012)

bastardo dentro


loc. agg.le e s.le (spreg., scherz.) Che, chi, di là dalle apparenze, è capace di grande cattiveria o perfidia. ◆ Alto budget, star, effetti speciali e una trama appena abbozzata, basata su personaggi e conflitti estremamente tipizzati: poliziotto nero/poliziotto bianco, veterano/pivello, un criminale internazionale bastardo dentro, un ufficiale superiore stupido e vanitoso, ecc. (Roberto Nepoti, Repubblica, 29 novembre 2003, p. 53, Spettacoli) • Ecco perché i suoi amici han tanta fretta: gli fanno una legge su misura per danneggiargli l’immagine (o quel che ne resta) e vogliono approvarla a tutti i costi prima del suo processo d’appello per rovinargli anche quello. Bastardi dentro. (Marco Travaglio, Unità, 18 dicembre 2004, Oggi, Bananas) • E pazienza se – come si legge nelle carte della Procura di Reggio Calabria – i soci in affari dicono che sei "bastardo dentro" e ti "abbuffi". Che "pigli tutto" e non dividi i "soldi" e gli "orologi che ti hanno dato". "Sono investimenti miei... adesso te la faccio vedere io", minaccia Francesco Belsito al telefono quando gli contestano di non voler spartire il malloppo. (Paolo Berizzi, Repubblica.it, 4 aprile 2012, Milano).

Composto dall’agg. e s. m. bastardo e dall’avverbio dentro.