Bioestetica

Neologismi (2008)

bioestetica


s. f. La percezione e i canoni dell’estetica ispirati ai modelli della natura. ◆ Organizzata come un villaggio, con strade, ristorante, un’area per «bioconversazioni», temi che spaziano da bioarchitettura a bioagriturismo, passando per bioestetica e biodegustazioni, fino alle tecniche bio per coltivare il proprio giardino. Si presenta così Biovillage, prima mostra mercato di prodotti biologici dedicata al consumatore, patrocinata dalla Regione Lombardia, (Carlotta Jesi, Corriere della sera, 25 aprile 2001, ViviMilano, p. 10) • Biopolitica e biotecnologia si integrano in un progetto ormai globalizzato di «assicurazione della vita», che sta modificando radicalmente l’esperienza umana e la sua contingenza. Con importanti conseguenze anche per l’esperienza sensibile - oggetto primo di ogni estetica - oggi potentemente modificata dai dispositivi attraverso i quali il biopotere funziona e si autoriproduce. Il fenomeno non è stato ancora intercettato da una appropriata analisi teorica e filosofica. Merito del libro di [Pietro] Montani è di provare a farlo, individuando una «bioestetica» la quale, analogamente alla biopolitica, canalizza e contrae il nostro sentire artistico. (Franco Volpi, Repubblica, 8 settembre 2007, p. 51, Almanacco dei libri).

Composto dal confisso bio-2 aggiunto al s. f. estetica.

Già attestato nella Repubblica del 29 agosto 1998, p. 41, Spettacoli (Flavio Brighenti).