camòrra1 s. f. [voce napol., forse connessa con morra «frotta, torma»]. – 1. Associazione della malavita napoletana con leggi, obblighi e doveri particolari, linguaggio convenzionale e tribunali proprî, che ebbe il suo massimo sviluppo sotto i Borboni: esercitava il lotto clandestino e il contrabbando, riscuoteva percentuali nelle bische e nei postriboli, cercava di conseguire i proprî fini col terrore occultando i suoi reati tramite l’omertà. Con caratteri simili, affini anche a quelli della mafia, della ’ndrangheta e di altre forme di