Canone concertato

Neologismi (2008)

canone concertato


loc. s.le m. Determinazione del canone di affitto di unità immobiliari, stabilita di comune accordo tra le parti, anche sulla base di accordi di categoria. ◆ Da parte sua [Enrico] Micheli non si scompone: «ho dichiarato solennemente alle Camere che quella concessa a dicembre era l’ultima proroga e che poi ci sarebbe stata una legge. La legge è arrivata, varata con grande puntualità, e a settembre siamo pronti anche per partire con il canone concertato». (Vanni Cornero, Stampa, 28 luglio 1999, p. 16, Economia) • Col progressivo esaurirsi dei «patti in deroga» si diffondono […] i «contratti liberi», che hanno un canone sensibilmente più alto, mentre «resta poco utilizzato il canale dei canoni concertati» tra le associazioni degli inquilini e quelle dei proprietari. (Enrico Marro, Corriere della sera, 19 febbraio 2003, p. 25, Economia) • [tit.] Canone concertato per quasi 5 mila padovani [testo] Consente alle famiglie di risparmiare in media il 30 per cento. E, soprattutto, evita conflitti e permette di instaurare un rapporto più trasparente tra affittuari e inquilini. A Padova è sempre più canone concertato. I contratti di questo tipo erano 2.736 nel 2004, sono saliti a 4.594 nel 2007. (Paolo Gabrielli, Gazzettino, 6 marzo 2008, Padova, p. VII).

Composto dal s. m. canone e dal p. pass. e agg. concertato.

V. anche affitto concertato.