capéllo s. m. [lat. capĭllus] (pl. poet. e pop. tosc. capégli, poet. capéi). – 1. Ciascuno dei peli del capo umano: si differenziano dai peli comuni per l’elevatissimo numero e per lo sviluppo in lunghezza; possono essere diritti, crespi, e ondulati o ricciuti (qualificati rispettivam., nel linguaggio scient., come lissotrichi, ulotrichi e cimotrichi), e variamente colorati (biondi, rossi, castani, neri e, nelle persone anziane o in condizioni anomale, bianchi); come gli altri peli, sono soggetti a caduta e rigenerazione. Fraseologia più com.: spuntano, crescono, cadono i c.; un ciuffo, una ciocca di capelli; pettinarsi, ravviarsi, spartire, tagliare, acconciare i c.; avere i c. ordinati, arruffati; raccogliere i c. in una treccia; entra ... in punta di piedi, con due occhi scuri enormi e i c. tirati, come se uscisse dall’acqua (Arbasino); farsi i c., farseli tagliare o acconciare; portare, avere i c. alla bebè (v.), alla garçonne (v.), ecc.; portare i c. alla Umberto, tagliati corti a spazzola, con riferimento alla maniera di portare i capelli caratteristica di Umberto I di