Caricare

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caricare


v. tr. [lat. tardo carrĭcare, der. di carrus «carro»] (io càrico, tu càrichi, ecc.). – 1. a. Mettere sopra un veicolo, o addosso a un animale, a una persona, un peso da trasportare. Lasciando indeterminata la natura del carico: c. una nave, un vagone, un camion, ecc.; come l’hanno caricato quel povero asino! Lasciando indeterminato il veicolo su cui si pone il carico: c. pietre, rena, legna, bitume, farina, ecc. Più esplicitamente: c. l’automobile di bagagli, la nave di merci, la macchina di valigie; e più com., c. merci, casse, sacchi sopra o in un veicolo, ecc. b. Fare il carico, ricevere cioè sopra di sé una certa quantità di roba: l’autocarro è andato a c. mattoni; l’autobus non può c. più di cinquanta passeggeri. In partic., in marina, eseguire operazioni d’imbarco di merci, combustibile o altro: il piroscafo ha caricato carbone tutta la mattina. c. Per analogia, in elettrotecnica, connettere ai morsetti di un generatore un circuito utilizzatore, quel che si usa chiamare «un carico»: c. una pila, una dinamo, un tubo termoelettronico. Si dice che il circuito in questione carica il generatore. d. In informatica, introdurre dati o programmi nella memoria centrale di un calcolatore, o inserire certi supporti di dati nell’apposita unità di entrata. e. fig. Dare carica, forza a livello psicologico, incoraggiare: l’allenatore ha caricato la squadra prima della partita. f. In araldica, porre una figura sopra una pezza o un’altra figura, oppure una pezza sopra una figura o un’altra pezza; c. il campo, porvi sopra figure o pezze. 2. a. Riempire: c. di combustibile un forno, il fornello di una caldaia; c. la pipa, metterci il tabacco per fumare. Più spesso, riempire oltre il bisogno o l’ordinario, sovraccaricare, imporre un peso eccessivo: c. uno scaffale di libri, un tram di passeggeri, lo stomaco di cibi; caricarsi le tasche di cianfrusaglie. b. fig. Colmare: c. uno di noie, d’ingiurie, di botte, di cortesie, di regali; c. i cittadini d’imposte; il maestro ci carica di compiti. c. Nel linguaggio commerciale, aggiungere al costo o prezzo di una merce altri oneri, in misura determinata o percentuale: c. sul prezzo le spese di trasporto; c. il costo della manodopera sul prezzo del prodotto. d. rifl. Gravarsi di un carico, sottoporsi a un peso eccessivo: caricarsi come un mulo; caricarsi di libri, di pacchi, di valigie; fig., caricarsi di debiti, di pensieri, di fastidî; caricarsi di lavoro, di responsabilità, assumerne in quantità eccessiva. e. rifl. Concentrarsi al massimo prima di un impegno importante: caricarsi per una gara, un esame. 3. a. Aumentare, rinforzare la misura di qualche cosa: c. la dose; c. i colori, le tinte, dipingere con colori troppo intensi, e fig. descrivere, narrare con voluta esagerazione; c. la mano, far sentire troppo il peso della propria autorità. b. Alterare, mettere in caricatura, ritrarre una persona riproducendone con voluta esagerazione i tratti caratteristici. c. Nel linguaggio marin., mettere la maggior forza possibile nel tesare una manovra; per es., c. un paranco, alare dall’alto in basso, aiutandosi con tutto il peso del corpo, il tirante di un paranco. 4. a. Provvedere una mina, un’arma, un proiettile della quantità di esplosivo necessaria. b. Introdurre il proiettile nell’apposita camera, in modo che l’arma sia pronta all’uso: c. il fucile. c. Mettere un congegno nelle condizioni di funzionare, portando la molla alla necessaria tensione o altrimenti: c. l’orologio; c. una trappola. d. In elettrologia, comunicare a un corpo una carica elettrica, elettrizzare un corpo. In elettrotecnica, c. un accumulatore, fare passare in esso una corrente continua che lo polarizzi in modo opportuno. 5. Conferire la carica a un prodotto industriale: c. la carta, la seta (v. carica, n. 5). 6. a. Assalire il nemico con impeto: la cavalleria caricò all’improvviso; estens., la polizia stava caricando la folla dei dimostranti. b. Eseguire una carica, regolare o irregolare, in uno sport a squadre. ◆ Part. pres. caricante, anche come agg. e s. m., di sostanza adoperata per conferire la carica (per es., nei tessili, nella fabbricazione della carta, dei saponi). ◆ Part. pass. caricato, anche come agg., con accezioni partic. (v. la voce).

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