Cèllula

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cellula


cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei quali è diviso il doppio fondo delle navi a scafo metallico, per ripartire l’acqua di zavorra e altri carichi liquidi, e per limitare l’estensione dell’allagamento interno in caso di falla d’acqua). 2. Ciascuna delle piccole cavità di un corpo, come della spugna e sim.: la spugna nelle sue cavità e cellule contiene aria e acqua (Galilei). Nei materiali a costituzione porosa, lo stesso che vacuolo, poro, soprattutto nelle locuz. a c. aperte (per es., con riferimento alla costituzione della gommapiuma), e a c. chiuse, cioè non comunicanti tra loro o con l’esterno (come, per es., i materiali plastici impiegati nella confezione dei giubbetti salvagente). 3. In biologia, è l’unità morfologica e fisiologica elementare degli organismi animali e vegetali, con dimensioni da 3-4 micron fino a qualche cm di diametro, costituita da una parte centrale denominata nucleo, contenente tra l’altro i cromosomi che sono i depositarî dei caratteri ereditarî, e da una periferica chiamata citoplasma o citosoma in cui sono immerse varie strutture: il reticolo endoplasmatico, i mitocondrî, i lisosomi, l’apparato del Golgi, ecc. Gli organismi viventi possono essere costituiti da una sola cellula, come i protozoi e i protofiti, o da un numero molto elevato di cellule come i metazoi e i metafiti, in cui le cellule si associano a formare tessuti e a costituire organi. In entrambi i casi la cellula possiede sempre tutte le proprietà che caratterizzano gli organismi viventi: capacità di riproduzione, assimilazione, nutrizione, respirazione, accrescimento, capacità di sintesi, reattività agli stimoli, movimento (per il concetto di c. madre, v. madre, n. 6). In partic., cellule alfa e beta, nel pancreas, gli elementi cellulari degli isolotti di Langerhans che secernono, rispettivam., il glucagone e l’insulina; c. giganti, gli elementi fagocitarî forniti di numerosi nuclei, di dimensioni relativamente gigantesche, che compaiono soprattutto quando in un tessuto infiammato vi siano corpi estranei, oppure microrganismi resistenti alle comuni difese organiche. 4. Negli insetti, c. alari, le aree delle ali delimitate dalla venulazione. 5. Nell’organizzazione del partito comunista, il raggruppamento minimo in cui si raccolgono gli iscritti o aderenti di un determinato luogo di lavoro (c. aziendale), o di una data zona (c. di strada, c. di villaggio). 6. Nel linguaggio tecn., ogni struttura che può considerarsi elemento costitutivo di organismi più complessi. In partic.: a. Nelle costruzioni edilizie, ogni parte dotata di tutti gli elementi indispensabili ad assicurarne un’autonoma funzionalità e, in genere, ripetuta numerose volte a formare l’intero edificio. Nelle case prefabbricate, cellula-servizî, il complesso standardizzato dei due ambienti cucina e bagno. In grandi edifici di recente costruzione, c. sanitaria, la centrale da cui dipendono i servizî igienici, di riscaldamento, ecc. b. In aeronautica, il complesso aerodinamico e strutturale avente lo scopo di sostenere il velivolo, composto di una o due ali collegate tra loro, e degli elementi strutturali necessarî per il loro collegamento alla fusoliera o allo scafo. c. In elettrotecnica, e in partic. nella tecnica dei filtri elettrici, l’insieme di tre o quattro impedenze collegate tra loro a formare un elemento costitutivo del filtro. 7. In fisica: c. fotoelettrica, dispositivo che, sfruttando uno dei fenomeni della fotoelettricità, converte variazioni di una grandezza luminosa in variazioni di una grandezza elettrica; c. fotoconduttrice, cellula fotoelettrica basata sul fenomeno della fotoconduzione, cioè sulla variazione della resistività di sostanze fotoconduttrici, sotto l’azione della luce; c. fotoemissiva (o fotoelettronica o fotoionica), cellula fotoelettrica basata sull’effetto fotoelettronico di superficie, cioè sull’emissione di elettroni da parte di una superficie metallica colpita da radiazioni di appropriata lunghezza d’onda; c. fotovoltaica (o fotogeneratrice), cellula fotoelettrica basata sull’effetto fotovoltaico tra conduttori solidi; c. radifere, apparecchi elementari di contenzione delle sostanze radioattive usati in radioterapia, costituiti da piccoli tubetti di platino di varia capaci ariabilità atmosferica si presentano più o meno simili: c. temporalesche; cellule di alte pressioni in movimento dall’anticiclone delle Azzorre. TAV.

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