Ciecopacista

Neologismi (2008)

ciecopacista


(cieco-pacista), s. m. e f. (iron.) Chi sposa la causa pacifista senza il vaglio della ragione. ◆ La distinzione che ci divide è tra pacifisti incoscienti -- che dirò «cieco-pacisti» -- e pacifisti pensanti. Il cieco-pacista non sente ragioni, è tutto cuore e niente cervello. (Giovanni Sartori, Corriere della sera, 18 ottobre 2002, p. 1, Prima pagina) • Il professor [Giovanni] Sartori ha inventato il neologismo ciecopacista per dire un pacifista virtuoso ma utopico, senza un serio rapporto con la realtà. (Giorgio Bocca, Repubblica, 21 aprile 2004, p. 1, Prima pagina) • La vera posta in palio è molto più alta. Riguarda la nostra politica della difesa e della sicurezza, che in assenza di un quadro concreto di scelte condivise «non permette a nessun governo di reggere nel tempo», come sostiene giustamente il ministro [Arturo] Parisi. E riguarda il profilo più generale che il responsabile della Farnesina dovrà tracciare sulla nostra politica estera, e soprattutto i contenuti della mozione che accompagnerà il voto su Kabul, in calendario prima alla Camera, e poi a Palazzo Madama a metà marzo. L’uno e gli altri dovranno convincere i sartoriani «ciecopacisti» della sinistra radicale che la vagheggiata «discontinuità» si è prodotta, e che questo governo merita ancora di essere sostenuto. Di tutto questo [Romano] Prodi e [Massimo] D’Alema sono ancora più consapevoli. (Massimo Giannini, Repubblica, 19 febbraio 2007, p. 1, Prima pagina).

Composto dal s. m. e agg. cieco e da un non attestato s. m. e f. pacista.

V. anche ciecopacifista.