Cognitario

Neologismi (2008)

cognitario


s. m. e agg. Precario intellettuale e della conoscenza: chi mette a profitto conoscenze teoriche e specialistiche, spesso con contratti di collaborazione, nel mercato intellettuale e delle nuove tecnologie. ◆ Come se la storia non avesse insegnato nulla, il pensiero socialdemocratico si fissa ancora solo nella parte alta del processo, in quella economia dell’informazione ove sono al lavoro i «cognitari», terribile neologismo coniato da alcuni miei amici per definire i proletari alienati nel ciclo di produzione della conoscenza, esaltando il nomadismo, la leggerezza e la mobilità dei pochi senza curarsi della pesantezza dei percorsi territoriali dei tanti e senza cogliere i profondi processi di intreccio che caratterizzano il moderno tra locale e globale, tra innovazione e mediocrità, tra ipermodernità e arcaismi, tra non luoghi e iperluoghi. (Aldo Bonomi, Stampa, 26 febbraio 2000, Tuttolibri, p. 12) • Verrà proposta una Magna Charta dei precari e dei cognitari, nuova definizione per i lavori intellettuali standardizzati dove, invece della chiave inglese, gli strumenti sono video e tastiera.(Stefano Rossi, Repubblica, 29 aprile 2004, Milano, p. IV) • è proprio su questi elementi comuni a livello europeo che si gioca la partita per la nascita di un soggetto molteplice precario e cognitario europeo in grado di costituire un’identità rivendicativa e uno spazio pubblico europeo in cui sviluppare agitazione sindacale trasversale (Andrea Fumagalli, Manifesto, 10 luglio 2004, p. 47, Lombardia).

Adattato dal s. ingl. cognitarian, a sua volta composto dall’agg. cognit(ive) (‘cognitivo, della conoscenza’) e dal s. (prolet)arian (‘proletario’).

V. anche brainworker, knowledge worker, lavoratore della conoscenza.