Còlla¹

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colla1


còlla1 s. f. [lat. *colla, dal gr. κόλλα]. – Nome generico di molte sostanze adesive adoperate per attaccare tra loro materiali varî (carta, legno, cuoio, ecc.); in senso proprio indica soprattutto prodotti di origine animale, ottenuti concentrando soluzioni di proteine che si hanno bollendo gli scarti di macelleria ricchi di collagene (ossa, pelli, ecc.), i cascami di concia (carnicci), gli scarti delle industrie conserviere del pesce: c. forte, c. da falegname o da legno, altri nomi della cervona o cerviona; c. di coniglio o di pelle, usata nella fabbricazione della carta e in ebanisteria; c. di pesce o ittiocolla, fabbricata con vesciche natatorie di merluzzi, storioni, ecc., usata come chiarificante, nella preparazione di colle fini e in farmacia, e anche, in pasticceria come addensante, spec. per dolci molli; c. alla caseina, detta anche c. a freddo, preparata sciogliendo la caseina in alcali, di alto potere adesivo, resistente al calore e all’umidità. Nell’uso, vengono tuttavia indicate con il nome di colla sia sostanze di origine vegetale, appartenenti al gruppo delle gomme (gomma arabica, guttaperca, caucciù) o delle resine, come la c. alla colofonia, usata nella fabbricazione della carta, la c. alla resina coppale, per fissare rivestimenti, o a base di amido, destrina, farina, come la c. d’amido, usata come appretto, la c. di farina, utilizzata in legatoria; sia sostanze di origine minerale, come la c. al silicato, a base di silicato sodico, usata per incollare vetri, porcellana, metalli; sia, infine, resine sintetiche, di uso sempre più largo per moltissime applicazioni e in tipi svariatissimi, come le colle a base di resine fenoliche, epossidiche, cianacriliche, viniliche. Locuzioni: c. che tiene, che attacca, che regge, che fa presa; parere c., di roba attaccaticcia; andare in c., della pasta alimentare quando nel cuocere, per difetto di fabbricazione o per eccessiva cottura, perde la sua compattezza e diventa collosa; colorare a c., usando tinte a c., cioè stemperate con colla; carta a c., più consistente, caricata con colla; fig., attaccarsi come la c., di persona importuna, che non si leva mai di torno.

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