colmare v. tr. [der. di colmo2] (io cólmo, ecc.). – 1. a. Riempire fino all’orlo, al colmo: c. un sacco, un bicchiere; c. un piatto di cibo; Sette fiasche di lacrime ho colmate (Carducci). b. Riferito a terreni, rialzare, pareggiare, soprattutto con materiali di riporto: c. un fossato, un avvallamento; c. una palude, interrarla; c. una strada, farla colma nel mezzo; in agraria, arare, aratura colmando, iniziando il primo solco nel mezzo dell’appezzamento (v. aratura). 2. Usi fig. a. Riempire, ricoprire, anche di cose non materiali: c. uno di doni, di gentilezze, di favori, o d’improperî; ciò che dici mi colma di gioia, di consolazione, o d’orrore, di disperazione. b. C. il sacco, la