Comorbidità

Neologismi (2020)

comorbidita


comorbidità s. f. In medicina, la presenza contemporanea nello stesso soggetto di due o più malattie; comorbilità. ♦ Il farmaco tende a ridurre quelle vette estreme di produttività frenetica, ed anche gli abissi dolorosi della malinconia intese come condizioni patologiche. Non dobbiamo dimenticare che la particolare correlazione esistente tra la psicosi maniaco depressiva e comorbidità con disturbo ossessivo-compulsivo, panico (ed epilessia) con la produttività sul piano creativo artistico o manageriale in genere è riscontrabile solo fino a che il disturbo oscilla tra manifestazioni brevi ed attenuate di euforia e lievi depressioni; se sono superati certi limiti, la creatività come la produttività decadono e la qualità scade. [Giovanni Cassano] (Lalli Mannarini, Stampa, 8 gennaio 1994, Tuttolibri, p. 1) • Sono necessarie anche cure mediche? «Il ricovero in ospedale o i farmaci aiutano a eliminare l'astinenza chimica dall'alcol, o possono intervenire sulle cosiddette "comorbidità" (depressione, delirium tremens e altri disturbi legati all'alcol). Ma quel che conta è dipanare tutte le matasse (come le insicurezze materiali, emotive, sessuali, eccetera) che fanno da premessa all'alcolismo». (da.c., Repubblica, 20 aprile 2002, p. 2, Salute e sicurezza) • Lo studio ha messo a confronto un centinaio di pazienti (60 uomini a 40 donne), sottoposti ad intervento di protesi d'anca totale al vicino Ospedale San Gerardo di Monzache, a causa delle numerose comorbidità (a livello cardiologico, respiratorio o endocrino) e della mancanza di adeguata assistenza a casa erano impossibilitati a seguire un percorso di rieducazione funzionale al domicilio. (Agi.it, 24 novembre 2014) • “Il mancato coordinamento e razionalizzazione delle risorse del Servizio Sanitario Regionale in ambito Nefrologico ha avuto come conseguenza sovrapposizioni, differenze di offerte terapeutiche e di costi tra diverse ASL, ma anche l’incremento della attività di centri di dialisi privati che si limitano ai trattamenti dialitici di pazienti non complicati – spiega Antonio Santoro, Presidente della Società Italiana di Nefrologia e Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Ipertensione del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna – In questo quadro alcuni centri ospedalieri hanno penalizzato ambiti specifici della nefrologia limitando la presa in carico globale del paziente nefropatico con una conseguente riduzione della qualità assistenziale, ritardo di diagnosi, impossibilità di un tempestivo utilizzo delle terapie, progressione incontrastata del danno renale e aumento delle comorbidità”. (Askanews.it, 12 marzo 2015, Salute) • Ma c’è qualcosa che sappiamo. Sappiamo che il distanziamento fisico e le misure di igiene personale e pubblica aiutano ad appiattire la curva quindi a ridurre la velocità del contagio. Ma una curva più piatta non significa blocco della diffusione virale, significa riduzione della circolazione virale. Quindi è chiaro che il virus continuerà a circolare in maniera «visibile» — ovvero provocando i casi clinici fino a quando non si stabilirà l’immunità di gregge, naturale o da vaccinazione. Sappiamo che le persone anziane e con altre comorbidità sono più a rischio di sviluppare una forma grave e morire. (Ilaria Capua, Corriere della sera.it, 11 aprile 2020, L’Economia).

Ricalcato sull’ingl. comorbidity a sua volta composto da co- e morbidity (‘morbosità’).

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