Complèto

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completo


complèto agg. e s. m. [dal lat. completus, part. pass. di complere «compiere»; in alcune locuz. del n. 1, dal fr. complet]. – 1. Che ha tutte le sue parti, compiuto, perfetto, intero: elenco c. dei partecipanti; catalogo c. dei manoscritti; possedere una serie c. di francobolli; opere c. di un autore, pubblicazione in uno o più volumi che comprende tutti i suoi scritti (al sing., opera c., opera intera, a cui cioè non manca nessuno dei volumi che la costituiscono); estens., pieno, totale: essere in c. miseria; giacere in c. abbandono; fu un c. successo, un c. trionfo; avere una visione completa. Locuz. essere al c. (traduz. del fr. au complet), di locali o vetture dove tutti i posti sono già occupati: l’autobus era al c., il teatro è al c. (ma anche, spesso, è c., era completo, cioè pieno, senza più posti liberi); di assemblee, riunioni e sim. quando sono presenti tutti i partecipanti: il consiglio d’amministrazione al c.; la banda al c.; con più enfasi, al gran c. (fr. au grand complet). Con sign. analogo, ma più raram., si usano anche altre espressioni in cui completo è usato come sost. con valore neutro: c’era il c. ieri sera a teatro; la sala della riunione è grande, eppure abbiamo fatto il completo. 2. Riferito a persona, che ha tutte le doti, i requisiti, la preparazione richiesti per il genere d’attività che svolge, nelle varie sue possibili applicazioni (non limitato cioè ad alcune specializzazioni): un artista, un attore c.; corridore c., nel ciclismo, che possiede insieme le doti di velocista, passista, scalatore, discesista. Talora iron. o scherz., soprattutto se usato in funzione di pred. nominale: ora sei c.!, non ti mancava che questo per essere c.!, quando per es. qualcuno fa qualche stravaganza negli atti, nel vestire, ecc. 3. Con altri sign. partic. o specifici: a. Nello sport, di un concorso ippico che comprende tutte le prove di equitazione (salto, presentazione, attitudine, addestramento). b. In botanica (ma non più in uso), fiore c., provvisto di perianzio, stami e carpelli. c. In matematica, in generale, di ente non contenuto in un altro ente più ampio della stessa specie; polinomio c., ogni polinomio in una variabile x di grado n nel quale siano presenti tutte le potenze intere di x, da quella con esponente zero a quella con esponente n. 4. Come s. m.: a. Abito maschile formato da pantaloni e giacca dello stesso tessuto: un c. da uomo; indossava un c. grigio di taglio perfetto. Nel vestiario femminile, giacca e gonna o giacca e pantaloni dello stesso tessuto; vestito e soprabito di tessuto uguale o di due tessuti intonati; giacca di lana e pullover di fattura e colore uguali o intonati (detto anche twin set o romeo e giulietta). Anche, insieme di indumenti necessarî per svolgere una determinata attività sportiva: un c. da tennis, un c. da sci, un c. da sub. b. Insieme di accessorî o di oggetti destinati a un determinato uso, e intonati insieme per materiale, fattura, colore, ecc.: un c. da toletta, da scrittoio. ◆ Dim. completino, anche come s. m. (v. la voce). ◆ Avv. completaménte, interamente, del tutto: una famiglia completamente rovinata; è completamente falso ciò che tu dici.

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