Comune²

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comune2


comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione volontaria, temporanea e confermata da giuramento, fra cittadini o gruppi di essi, sviluppatasi poi gradualmente fino a ottenere riconoscimento giuridico-politico da un’autorità superiore (in Francia dal re, in Italia dall’imperatore), raggiungendo in Italia, nei sec. 13° e 14°, una vera e propria indipendenza di fatto: il c. di Firenze, di Milano; l’età dei c.; la lotta dei c. lombardi contro il Barbarossa; c. rurale, istituzione comunale in piccoli centri di campagna, che fiorì dopo il Mille spec. nell’Italia settentrionale. 2. a. Nell’ordinamento amministrativo vigente in Italia, ente autarchico territoriale ed elementare di decentramento statale e regionale i cui elementi costitutivi naturali e giuridici sono il territorio, la popolazione (che elegge con sistemi elettorali differenziati – per i comuni con più o meno di 15.000 abitanti – i proprî organi amministrativi: consiglio e sindaco), la personalità, e l’ordinamento giuridico: i c. della provincia di Roma; gli abitanti del c.; c. povero, ricco; c. montani, quelli in cui almeno l’80% della superficie è al di sopra dei 600 m di altitudine. b. estens. L’amministrazione comunale: gli impiegati del c.; o la sede dell’amministrazione comunale: andare al c.; sposarsi in c.; un ricevimento in c.; esporre all’albo del c. (pop. tosc. anche femm.: il palazzo della comune). 3. ant. L’insieme di operai o artigiani riuniti in una corporazione.