coróna s. f. [lat. corōna, dal gr. κορώνη]. – 1. Ornamento del capo a forma circolare, di metallo prezioso per lo più con gemme incastonate, oppure, spec. in origine, di fiori, di fronde (lauro, quercia, olivo), spesso offerto con speciale valore simbolico, e soprattutto, nell’antichità, portato da sacerdoti nell’esercizio del culto, dato come premio a generali vincitori in guerra, a eroi, a atleti vincitori dei giochi, ecc. In partic.: a. Nel sign. più generico, che spesso equivale a serto, ghirlanda, diadema (o anche, fig., aureola): niuna donna non potesse portare nulla c. né ghirlanda né d’oro né d’ariento né di perle né di pietre né di seta (G. Villani); c. nuziale, c. di fiori d’arancio (per le spose); c. d’alloro (per i poeti); c. di stelle (sul capo della Vergine); c. di luce (aureola sul capo dei santi), ecc. b. Come simbolo di vittoria: riportare la c., riuscire vincitore in una gara; conquistare la c. atletica, olimpionica, vincere un titolo in gare atletiche, olimpioniche; simbolo di vittoria è anche la c. del martirio. c. Dal medioevo in poi, simbolo d’autorità sovrana, inizialmente rappresentato da un semplice cerchio di lamine metalliche posto sull’elmo, in seguito da un cerchio di metallo prezioso adorno di gemme: prendere, cingere, offrire, deporre, perdere, rifiutare, usurpare la c.; Fulgeami già in fronte la c. Di quella terra che ’l