Córrere

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correre


córrere v. intr. [lat. cŭrrĕre] (pass. rem. córsi, corrésti, ecc.; part. pass. córso; aus. essere quando l’azione è considerata in rapporto a una meta, espressa o sottintesa, e nei sign. di cui ai nn. 2, 3, 4, 5; avere quando l’azione è considerata in sé, e nel sign. di partecipare a una corsa). – 1. a. Avanzare rapidamente in modo che in nessun momento i piedi tocchino terra contemporaneamente; con sign. più generico, andare, spostarsi velocemente sul suolo, sia di persona sia di animali: ho dovuto c. per non perdere il treno; ho corso troppo e sono tutto sudato; ho cercato di raggiungerlo, ma lui correva più forte di me; il cavallo correva nella pianura; il cane correva dietro al gatto. Locuzioni: c. come il vento, come il fulmine, a rotta di collo, a precipizio, ecc., correre molto velocemente; c. dietro a qualcuno, inseguirlo correndo, o anche, fig., ricercarne i favori; fig., c. dietro alle donne, cercare continue e superficiali avventure amorose; prov., una volta corre il cane, una volta la lepre, le cose oggi riescono bene a uno, domani a un altro. b. Usato assol., partecipare a una gara di corsa (a piedi, in bicicletta, in automobile, ecc.): la squadra che corre per la casa Bianchi; ricordi i nomi degli assi che hanno corso nell’ultimo circuito di Monza (o dei cavalli che correranno ad Agnano)?; anche in giochi di ragazzi: fare a c., fare a chi corre di più. c. estens. Andare in fretta, venire prontamente, accorrere: si fa buio, bisogna ch’io corra al convento (Manzoni); corri a prendermi delle sigarette; sono corso a chiamare l’idraulico; appena ricevuta la tua telefonata sono corso subito da te; c. al capezzale di un malato. Anche semplicem. andare, sempre però con una certa fretta o interessamento: tutti corrono a vedere quel film; appena saputo ch’era arrivata, è corso a salutarla; c. a una cosa, esservi attratto: i pesci corrono all’amo; le mosche corrono al miele. d. Essere veloce, frettoloso nel fare una cosa: corre troppo quando recita; leggi più adagio, non c.; tu corri troppo!, a chi vuol giungere troppo in fretta allo scopo, a una conclusione. e. Di veicoli e sim., procedere a forte velocità: l’automobile correva sulla strada asfaltata; come corre questo treno! f. Nel linguaggio marin., fare rotta, navigare con una certa velocità: c. di bolina, di controbordo, ecc.; c. a fortuna, navigare con cattivo tempo; in senso più generico, c. sull’ancora, di nave che, ancorata a ruota, per il repentino cader del vento o del mare si porta quasi a picco sull’ancora, richiamata dal peso della catena. 2. fig. a. Ricorrere: c. ai ripari, ai rimedî. b. Compiere un movimento molto rapido e quasi involontario: la mano gli corse al coltello, alla tasca, al portafoglio; l’occhio mi corse subito allo specchio. c. Presentarsi con prontezza e intensità, di parole, pensieri, sentimenti: il mio pensiero corse subito alla mamma (oppure corsi subito col pensiero ecc.); dissi le prime parole che mi corsero sulle labbra; E tanto buono ardire al cor mi corse (Dante). 3. a. Di strade e sim., procedere, snodarsi: la via corre piana fino al lago; la linea ferroviaria corre lungo la strada; sotto il cornicione corre un fregio di stucco; anche, intercorrere, estendersi: dall’una all’altra di quelle terre, dall’alture alla riva, da un poggio all’altro, correvano, e corrono tuttavia, strade e stradette, più o men ripide, o piane (Manzoni); corrono fra la città e le sue colline zone di pianura più o meno vaste (Palazzeschi). b. Di corsi d’acqua, di liquidi, scorrere: il fiume corre tortuoso fra le rive; il sudore gli correva giù per la faccia; il sangue che corre nelle vene; nacque una rissa e corse sangue, ci furono dei feriti, dei morti; fig., un brivido mi corse per le ossa. Per traslato dallo scorrere dell’acqua, anche altri usi fig.: di discorso e sim., procedere bene, filare: i periodi corrono poco; è un discorso che non corre; di pagamenti e sim., avere effetto, decorrere: non s’ammazza certo di lavoro, tanto sa che lo stipendio gli corre lo stesso; gli interessi corrono dal primo gennaio. Molto com. la locuz. fig. lasciar correre, lasciare che le cose vadano per il loro verso, non risentirsi, sorvolare su qualche cosa: lasciamo c. per questa volta. c. Di tempo, trascorrere, passare velocemente: i giorni, gli anni corrono; come corre il tempo!; più genericam., essere in corso: correva l’anno 1300; con gli anni, coi tempi che corrono; o intercorrere: corsero lunghi mesi prima che desse notizia di sé. d. Di spazio, o distanza, frapporsi, intercedere: dalla villa al lago corrono circa 500 metri; c’è corso poco che non cadesse in mare, è mancato poco; fig., correrci, esserci differenza: ci corre da me a lui; tra le nostre opinioni ci corre un abisso; tra me e te (ci) corrono tre anni. 4. a. Occorrere, capitare: sono corsi avvenimenti importanti in questi ultimi tempi; mi corre l’obbligo di avvertirti, sento l’obbligo. b. Con sign. reciproco, venire scambiati: erano corse tra loro promesse di matrimonio; corsero pugni, ingiurie, minacce; Corsero a un tratto, con stupor de’ tigli, Tra lor parole grandi più di loro (Pascoli); o semplicem. esserci: tra marito e moglie non corrono più buoni rapporti; non corre certo buon sangue tra quei due! 5. a. Di voci, notizie, dicerie e sim., circolare, esser diffuso: corrono brutte voci sul suo conto; il discorso cadde sulle opinioni che correvano là in fatto di religione (Giusti); corre voce che ..., si dice che. b. Di uso, moda e sim., essere in voga: tra i ragazzi d’oggi corrono curiose abitudini. c. Di moneta, essere valida, avere corso legale: è una moneta che non corre più. d. ant. Di tributi, essere in vigore. 6. Con uso trans.: a. Percorrere: Felice te, che il regno ampio dei venti, Ippolito, ai tuoi verdi anni correvi (Foscolo); chino sul volante della sua rossa macchina che correva l’antica strada romana (D’Annunzio); c. il mare, ant., corseggiare. b. Con sign. più particolari: correr pericolo, c. un rischio, andare incontro a; c. la cavallina, condurre una vita spensierata, di piaceri e disordini (v. cavallina1). c. letter. Scorrere devastando: i barbari corsero gran parte d’Italia; battuta, spogliata, lacera, corsa (Machiavelli). d. Partecipare a una gara di corsa. c. il giro d’Italia; i 100, i 200 metri. Anticam. era com. anche per altre competizioni: c. giostra, giostrare; c. (il) palio, correre per vincere il palio: Poi si rivolse, e parve di coloro Che corrono a Verona il drappo verde (Dante); c. (la) lancia, fare un assalto di lancia a cavallo, in giostre, in tornei: non v’era un miglior per correr lancia (Ariosto); in questa zuffa, la velocità della carriera non serviva, come nel c. la lancia, ad accrescere impeto ai colpi (D’Azeglio). e. fig., poet. ant. C. sangue e sim., trasportare sangue copiosamente versato: Sangue corrono i campi e sangue i fiumi (V. Monti); vollero morir col ferro in mano, E avanti a lor correa sangue il piano (Mercantini). ◆ Part. pres. corrènte, anche come agg. e sost., con accezioni partic. (v. corrente1, corrente2, corrente3, corrente4).