Crudo

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crudo


agg. e s. m. [lat. crūdus «sanguinolento, non cotto; immaturo; crudele», dalla stessa radice di cruor «sangue»]. – 1. agg. a. Non cotto o non cotto abbastanza: mangiare carne c.; questo pane è ancora c.; come si debbono mangiare? Il nome stesso, frutti, lo dice: c. vanno mangiati (Luigi Veronelli, con riferimento ai frutti di mare); mattoni c., seccati al sole, non fatti cuocere. b. non com. Non maturo, acerbo, e perciò difficile da digerire: frutta c.; vino c., non stagionato. c. non com. Detto dell’acqua, che contiene acido carbonico o sostanze minerali: acque c. e tartarose, che cagionano loro i gozzi (G. Targioni Tozzetti); con altro sign., acqua c., fredda: E giunte lì s’ebbon le gonne alzate, E tutte quante entrar nell’acque c. (Boccaccio). d. Che non ha subìto operazioni di finitura, di raffinazione e sim.: cuoio c., non conciato; filo c., non bollito né conciato dopo la filatura; seta c., seta greggia; metallo c., metallo greggio, talora anche sinon. improprio di metallo incrudito (analogamente, con uso sostantivato e assol., indica il petrolio greggio: i c. del Medio Oriente). e. Con accezioni più partic., carne c., la carne viva, scoperta della pelle: mettere un unguento sulla carne cruda. 2. agg. a. Molto freddo, rigido, riferito a clima o stagione: nel c. inverno. b. Selvaggio, aspro, scosceso, riferito a luogo: Nel c. sasso intra Tevero e Arno (Dante). c. Rustico, disadorno: vestì la veste rossa e i crudi Calzari mise (Pascoli). Anche, privo di morbidezza, di pastosità, riferito a un disegno, a una tonalità di colore e sim. d. Rude, schietto, non attenuato o temperato da un tono di pietà: racconti le cose in modo troppo c.; ebbe per noi parole c.; la c. verità, la verità senza veli, così com’è. 3. agg. letter. Con valore più astratto: a. Spietato, inumano, crudele: La morte fia men cruda Se questa spene porto A quel dubbioso passo (Petrarca); C. tiranno, iniquo e scellerato (Pulci); con la bocca c. larga feroce (D’Annunzio). b. Restìo, indocile: Per essere al dover le genti crude (Dante). 4. Locuzioni: nudo e c., schietto, senza fronzoli: te lo dico nudo e c.; questa è la verità nuda e c.; anche, poverissimo: tornando nudo e c., col fagotto in spalla (Verga); farne di cotte e di crude, farne di ogni colore; non voler sapere di una cosa né c. né cotta, disinteressarsene del tutto; chi la vuol cotta chi la vuol c. (v. cotto, n. 1 a). 5. s. m. (solo al sing.) a. non com. Vivanda cruda: il crudo e il cotto. b. Nell’uso fam., ellitticam., prosciutto crudo: prendo un etto di crudo. ◆ Dim. crudétto, poco cotto (raro con gli altri sign. dell’agg.). ◆ Avv. crudaménte, con asprezza, in modo rude: gli espose crudamente i fatti; rottamente, seccamente e crudamente conduce le sue opere il Tasso (Galilei).

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