Davanti

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davanti


(ant. davante) avv., agg., s. m. [lat. de ab ante]. – 1. avv. a. Indica la posizione di persona o cosa che si trovi nella direzione dello sguardo rispetto a chi parla o rispetto a un punto da cui s’immagina di guardare, di solito immediatamente vicino: Li raggi ... Fregiavan sì la sua faccia di lume, Ch’i’ ’l vedea come ’l sol fosse davante (Dante); era seduto d.; teneva il libro aperto davanti. Anche, nella (o dalla) parte anteriore: aveva la giacca sdrucita d.; l’arma ad avancarica si caricava davanti. A differenza di avanti, ha nell’uso moderno solo valore locativo, non temporale, e indica stato, non moto. Nell’uso ant. ebbe tuttavia il valore temporale di avanti, prima: E vidi poi, ché nol vedea davanti (Dante); la dolcezza e il piacere, il quale io v’ho davanti promesso (Boccaccio). b. Con valore di preposizione, seguito da a (o preceduto da pronome dativo): guarda d. a te; quello spettacolo mi è sempre d. agli occhi; se mi stai d. non vedo nulla; mi passò d. velocemente; s’era fermato d. all’edicola (raro d. l’edicola). Anche, in presenza, al cospetto di: non osava comparirmi d.; e fig.: tremare d. al pericolo. Da espressioni come presentarsi d. al giudice, comparire d. a Dio (cioè al giudizio di Dio), deriva il valore fig. «nel giudizio di»: se gli uomini mi condannano, non mi sento colpevole d. a Dio. 2. a. agg. Anteriore: entrare dalla parte d.; nelle file d.; con le zampe davanti. b. s. m. La parte anteriore: il d. della camicia, della vettura, del palazzo; sul d. del piedistallo.