depòṡito s. m. [dal lat. deposĭtum, part. pass. neutro sostantivato di deponĕre «deporre»]. – 1. a. Atto con cui si depone un oggetto in un luogo o lo si affida a una persona, perché venga custodito e riconsegnato a un’eventuale richiesta o allo scadere di un termine prefisso: d. di una merce in magazzino; d. dei bagagli alla stazione; dare, lasciare, affidare, e ricevere, avere, tenere in d., in consegna, in custodia; lasciare un libro in d. (in biblioteca), farlo mettere da parte a propria disposizione per continuarne la lettura o lo studio nei giorni successivi. Sotto l’aspetto più strettamente giuridico, il deposito è un contratto col quale una persona (depositario) riceve da un’altra (deponente o depositante) una cosa mobile con l’obbligo di custodirla e restituirla a suo tempo o restituire altrettanto se si tratta di una cosa fungibile e soprattutto di denaro; in partic., d. bancario, ciascuno dei varî tipi di contratto bancario (d. a risparmio, d. in