Despettacolarizzazione

Neologismi (2008)

despettacolarizzazione


(de-spettacolarizzazione), s. f. Perdita di spettacolarità, delle manifestazioni esteriori e enfatiche. ◆ ieri [Luciano] Violante ha spiegato in dettaglio in cosa consisterebbe la sua proposta di moratoria. In particolare per quanto riguarda i magistrati: «È fondamentale la de-spettacolarizzazione della giustizia: i magistrati dovrebbero smetterla con le conferenze stampa, basta con le riprese tv dei processi e, se un magistrato deve replicare, lo faccia attraverso il Csm». (Fabio Martini, Stampa, 3 settembre 1998, p. 6, Interno) • quasi un indice di letteratura d’avanguardia sulla spiaggia a due passi dal luogo in cui [Pier Paolo] Pasolini fu ucciso, dopo la fase della contestazione e della despettacolarizzazione il Festival dei poeti con l’abbraccio alla musica e all’interdisciplinarietà cambia ancora una volta pelle. (Corriere della sera, 16 luglio 1999, p. 52, Cronaca di Roma) • Nel Millennio che s’è aperto, privo totalmente del «senso della trascendenza» ma formidabilmente animato dal bisogno di credere, il «senso della ragion critica» (che è senso della misura, del limite e della tolleranza, tendenziale de-spettacolarizzazione del mondo, privilegiamento dell’intimità sull’esteriorità) potrebbe essere addirittura l’unica forza di civiltà in grado di impedire nuove avventure totalitarie, anche di natura religiosa. (Alberto Asor Rosa, Repubblica, 13 aprile 2005, p. 51, Cultura).

Derivato dal s. f. spettacolarizzazione con l’aggiunta del prefisso de-.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata