Divorzio breve

Neologismi (2008)

divorzio breve


loc. s.le m. Divorzio che è possibile richiedere e ottenere in tempi molto ridotti. ◆ L’altro rilievo sollevato riguarda la facoltà di godere dell’abbreviazione del termine solo per coloro che potrebbero presentarsi con una separazione conclusa consensualmente (anche se cominciata con un contrasto giudiziale). Chi avesse voluto il divorzio breve avrebbe dovuto, a tutti i costi, trovare l’accordo per la consensuale. E subire perciò richieste economiche molto forti. Una soluzione che lasciava evidentemente perplessi perché avrebbe favorito i più abbienti. Una grande occasione dunque è andata perduta. L’Italia resta il Paese d’Europa che, in concreto, ha la procedura di divorzio più lunga. (Cesare Rimini, Corriere della sera, 24 ottobre 2003, p. 1, Prima pagina) • I più sobri, come il sottosegretario alla Salute [Domenico] Di Virgilio, si limitano a dissentire nelle sedi opportune ma riconosconono che «come ministro, [Stefania Prestigiacomo] svolge il suo compito». […] I più espliciti, invece, non lesinano gli apprezzamenti, ovviamente negativi, su tutte le sue prese di posizione, dalle quote rosa alla 194, dal divorzio breve (prontamente ritirato), al referendum sulla fecondazione assistita. (Maria Grazia Bruzzone, Stampa, 26 novembre 2005, p. 7, Interno) • Guarda alle donne, ai diritti negati e alla precarietà lavorativa, il programma in «rosa» della Sinistra Arcobaleno. Dalla difesa della legge 194, al riconoscimento delle coppie di fatto, dall’introduzione del divorzio breve, al sostegno del lavoro femminile, la coalizione guidata da [Fausto] Bertinotti si schiera «dalla parte delle donne». (Simona Savoldi, Repubblica, 21 marzo 2008, Torino, p. II).

Espressione composta dal s. m. divorzio e dall’agg. breve.