E-democracy

Neologismi (2008)

e-democracy


(edemocracy), s. f. inv.   Utilizzo di procedure e piattaforme elettroniche allo scopo di incrementare la partecipazione democratica dei cittadini, mediante il loro coinvolgimento nei processi decisionali e la promozione di meccanismi per monitorare il funzionamento della politica. In particolare, l’adozione delle nuove tecnologie dell’informazione trasforma la natura della comunicazione, rendendola  orizzontale, paritaria, e consentendole di procedere dal basso verso l'alto, per fare anche a meno dei tradizionali mediatori sociali. ◆ «Questa mia sfida, che lancio attraverso l’Europa, la considero anche destinata a diffondere quella che possiamo chiamare una e-democracy - dice il commissario [Anna Diamantopoulou] -. Nei Paesi membri trapela una grande distanza dalle istituzioni comunitarie. C’è carenza di informazioni. Non tutti sanno che ormai praticamente tutte le informazioni sulle iniziative dell’Ue sono disponibili via internet». (Ivo Caizzi, Corriere della sera, 14 aprile 2000, p. 23) • [tit.] Nuove tecnologie / L’Ars [Assemblea regionale siciliana] apre il sito per interagire con i cittadini / è l’«e-democracy» [testo] […] L’utente, inoltre, potrà anche partecipare ai lavori delle commissioni legislative e potrà pure interagire con tutti gli uffici amministrativi e politici di Sala d’Ercole. Tutto ciò, nel linguaggio moderno, si chiama e-democracy: democrazia attraverso la rete. (G. Min., Sicilia, 30 ottobre 2004, p. 7, Fatti di Sicilia) • [tit.] Una rete che colleghi tutti gli Enti ecco l’obiettivo dell’edemocracy [testo] Dall’egovernment all’edemocracy, dai siti dei singoli enti a una Rete che colleghi tutte le pubbliche amministrazioni a vantaggio degli utenti ma anche degli stessi operatori pubblici. Infatti il vantaggio di Internet, colto dagli utenti pubblici e privati, è di rendere facilmente accessibili e collegate tra loro informazioni e servizi che in passato potevano essere erogate solo attraverso un contatto diretto tra il cittadino e il dipendente pubblico. (Rosaria Amato, Repubblica, 29 ottobre 2007, Affari & Finanza, p. 61).

Dall’ingl. e-democracy (‘democrazia elettronica’), a sua volta composto dal confisso e- (ricavato dall’agg. electronic) e dal s. democracy.