Elettrochìmico

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elettrochimico


elettrochìmico agg. [comp. di elettro- e chimico] (pl. m. -ci). – Che si riferisce all’elettrochimica: analisi e., sinon. di elettroanalisi; equivalente e. di un elemento chimico, la massa di tale elemento che viene trasformata alla superficie di uno degli elettrodi di una cella elettrolitica per il passaggio di una quantità di elettricità pari a 96486 coulomb (ossia 1 faraday). Potenziale e., il potenziale che un elettrodo assume rispetto a un altro di riferimento, e il cui valore permette di stabilire il verso delle reazioni di ossidoriduzione: i due elettrodi sono immersi in due soluzioni di un elettrolita a contatto tra loro, e costituiscono una pila; alla superficie degli elettrodi si ha uno scambio di cariche elettriche tra due specie chimiche (per es., il metallo dell’elettrodo e i suoi ioni, un gas e gli ioni corrispondenti, due specie ioniche, ecc.) di uno stesso elemento caratterizzate da diverso numero di ossidazione; serie e., la successione che si ottiene ordinando i potenziali elettrochimici secondo valori crescenti. In senso ampio, industrie e., le industrie che utilizzano la corrente elettrica come mezzo per la produzione di composti, per la separazione di metalli, ecc., con esclusione di quelle basate unicamente su processi elettrotermici.