Epistemofilia

Neologismi (2021)

epistemofilia


s. f. 1. Nella teoria psicoanalitica di Melanie Klein, la propensione a conoscere e investigare in dettaglio. 2. In filosofia, la fiducia totale nella scienza e nei suoi risultati, nella conoscenza e nei suoi progressi. ♦ La epistemofilia viene considerata una componente particolare della sessualità infantile sotto forma di curiosità inquisitiva. La epistemofilia nel bambino può assumere componenti sadiche attraverso fantasie di penetrare con violenza nel corpo. (Franco Fornari, Psicanalisi della guerra, Feltrinelli, 1966, pp. 226, p. 18) • Il seminario è tenuto dallo psicoanalista Giuseppe Sparti (che fa parte, anche, del comitato di redazione della rivista trimestrale di psicanalisi teorica e clinica «Quadrangolo», edita da Bulzoni) ed è seguito da un nutrito numero di persone. Piuttosto che i contenuti, gli esiti, le applicazioni del pensiero, è il suo funzionamento stesso ad interessare, oggi, lo psicoanalista. Tale punto di vista fa sì che egli si differenzi da un filosofo della scienza o studioso dei significati. Ma l'utilità della filosofia, delle scienze sociali non si discute – ammette Sparti – «perché contrastano in fondo, con l'epistemofilia, la nostra epistemofobia». (Doriano Fasoli, Corriere della sera, 20 gennaio 1988, p. 33) • «Abbiamo inoltre una teoria pulsionale della conoscenza che ha come cartello il termine di "epistemofilia" ed è stata sostenuta da Melanie Klein (...) concepisce l'epistemofilia in termini di violenza estrema, (...) sostiene che il conoscere si basa sulla curiosità di indagare l'interno del corpo materno (...) Vale a dire che per Melanie Klein la ricerca del senso delle cose si realizza a partire dall'esplorazione viscerale immaginaria della propria madre, che la Klein considera basata su di una pulsione naturale e inarrestabile». (da Francesco Corrao, "Epinoesis", in Orme, vol. I, Cortina, 1988, p. 218, cit. in Lucio Sarno, Un dialogo "Franco": Fornari, Corrao e le nuove vie della psicoanalisi in Italia, in AA.VV., La psicoanalisi laica, a c. di Salvatore Castorina, FrancoAngeli, 2007, pp. 146, p. 46) • Ho incontrato fino al 2017 più di 200 persone, e la sensazione prevalente ricavata è che, nonostante i loro sforzi, l'elemento preponderante fosse la fatica di reggere di fronte al dilagare della burocrazia ministeriale, con la sua retorica del cambiamento, ispirata dal "pedagoghese" imperante, volta a negare il passato in blocco come momento immobile in nome di un'assurda presentificazione totale, testimoniata, ad esempio, dalla riduzione delle ore di Storia e dal mischione con le ore di Geografia. Insieme alla trasformazione del vecchio modello di scuola come luogo dell'epistemofilia, del desiderio di conoscenza che si fa concreto nell'apprendimento quotidiano, luogo che contribuisce alla formazione della persona, sostituito dalla formula quanto inappropriata del "saper fare" legato al disinteresse per i contenuti. (Giovanni Pacchiano, Repubblica, 3 agosto 2019, p. 38, Cultura).

Dal gr. ἐπιστήμη (‘scienza, conoscenza certa’) con l’aggiunta del confisso -filia.

Si tratta di un europeismo: ingl. epistemophilia, fr. épistémophilie, sp. epistemofilia (non però comune al ted.).