Essenziale

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essenziale


agg. e s. m. [dal lat. tardo essentialis, der. di essentia «essenza»]. – 1. agg. a. Che costituisce o contiene l’essenza di una cosa; sostanziale, indispensabile (contrapp. a accidentale, accessorio): dati e. del problema; elemento, qualità, condizione e.; il punto e. della questione; questi sono i requisiti e.; il recitativo, parte essenzialissima del dramma (Algarotti); si vedevano gli uomini più qualificati, senza cappa né mantello, parte allora essenzialissima del vestiario civile (Manzoni); se la letteratura ha un senso, lo ha solo se si confronta con le cose e. che ci riguardano (Giuseppe Pontiggia). In letteratura, poesia e., ridotta alla sua essenza lirica, poesia «pura» o ermetica. In diritto, elementi e., quelli la cui sussistenza è indispensabile perché sorga un determinato negozio giuridico (manifestazione della volontà negoziale, causa, oggetto, ecc.); termine e., il termine entro il quale deve essere effettuata la prestazione cui è tenuto il debitore, quando esso appaia indilazionabile nell’interesse del creditore. In scienza dell’alimentazione, principî alimentari e., aminoacidi e., composti che devono essere necessariamente assunti dall’esterno con il cibo, in quanto non vengono sintetizzati autonomamente dagli organismi. b. In medicina, di sindrome o affezione morbosa che si manifesta primitivamente, che non è cioè sintomatica o secondaria ad altra malattia: ipertensione essenziale. c. In petrografia, minerale e., componente di una roccia, la cui presenza, associata ad altre specie mineralogiche, è determinante per definire la natura della roccia stessa e per procedere alla sua classificazione. 2. s. m. La cosa più importante, ciò che è indispensabile: non bisogna perdere di vista l’e.; l’e., ora, è che tu guarisca. 3. agg. Conciso, semplice, ridotto al minimo: stile essenziale. 4. agg. Dell’essenza, nel sign. concr.: esprimendo dai teneri fiori la stilla e. (D’Annunzio). In partic., in chimica, olî e. (anche olî eterei o olî volatili o essenze), sostanze odorose, liquide a temperatura ordinaria, più leggere dell’acqua, solubili nei solventi organici e solventi esse stesse per resine e cere, per lo più di origine vegetale (come l’olio e. di limone, di bergamotto, ecc.), raramente animale (zibetto, ambra grigia, castoreo); risultano formati da miscele di idrocarburi terpenici e da composti ossigenati (quali alcoli, aldeidi, esteri, fenoli) e sono usati in profumeria, nella fabbricazione di liquori e bevande analcoliche, in farmacia, e come solventi. ◆ Avv. essenzialménte, in modo essenziale, nell’essenza: sono due cose essenzialmente diverse; per estens., nell’uso com., soprattutto, in larga misura: si tratta di un problema essenzialmente economico.

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