Euroretorica

Neologismi (2008)

euroretorica


(euro-retorica), s. f. Slancio eccessivo e ridondante nei confronti delle questioni europee. ◆ Confrontiamoci dunque per quel che realmente pensiamo, destra e sinistra. E dissipiamo le ambiguità là dove realmente sono: ad esempio nella polemica contro «l’euroretorica» e contro «l’eurofilia», contro la presunta «supina acquiescenza» dell’Italia, nel passato, ai voleri dei più forti partners europei. Una polemica che può innescare un giuoco assai pericoloso e contribuire a un clima di ostruzione o di freno agli sviluppi della costruzione politica europea. (Giorgio Napolitano, Corriere della sera, 5 gennaio 2002, p. 4, In primo piano) • Bisognerà ora ripartire da zero e navigare in futuri scenari pieni di rischi e d’incognite. Il «grande malato» del rivolgimento in corso è la Francia. L’euroretorica di Jacques Chirac rischia di subire una disfatta esemplare nel referendum che si terrà il 29 maggio per la ratifica del Trattato costituzionale. (Enzo Bettiza, Stampa, 26 marzo 2005, p. 1, Prima pagina) • Al centro delle quasi trecento pagine del nuovo libro («Strade d’Europa» di Rodolfo Sideri e Mario Michele Merlino) c’è «una certa idea» dell’Europa e dell’europeismo che è proprio l’esatto contrario dell’euro-retorica politicamente corretta che tanto occupa le pagine dei giornali quanto serve solo a far sbadigliare studenti e giovani generazioni. (Luciano Lanna, Secolo d’Italia, 1° luglio 2006, p. 10).

Composto dal confisso euro-2 aggiunto al s. f. retorica.

Già attestato nella Repubblica del 10 marzo 1992, p. 5 (Vittoria Sivo).