Extrasportivo

Neologismi (2008)

extrasportivo


(extra sportivo), agg. Che non appartiene all’ambito sportivo. ◆ L’ex allenatore della nazionale brasiliana al mondiale ’98 ha negato di aver accettato direttive dalla Nike. «Ronaldo in finale lo schiererei ancora oggi» ha risposto [Mario Jorge Lobo] Zagallo a chi sospetta pressioni extrasportive. (Repubblica, 22 novembre 2000, p. 62, Sport) • Una possibile soluzione al problema viene offerta da Enrico Ruiu, braccio destro del presidente del Nova Asti Vittorio Massano: «Comprendiamo la situazione del “Grande Volley”, ma credo che non sarebbe difficile trovare il modo per abbattere i costi di gestione, magari utilizzando la stesso impianto per manifestazioni extra sportive che “foraggino” la società». (Gianluca Forno, Stampa, 20 marzo 2002, Asti, p. 53) • Le sconfitte non derivavano tanto dalla retorica dei paesi non per vecchi o dalla fine di un’epoca, ma da un mix di problemi tecnici (Yamaha in difficoltà, feeling esaurito con le gomme Michelin), nuovi avversari forti e affamati e, naturalmente, grandi disastri extrasportivi, la mannaia del fisco che ha crepato la sua foto di campione e ragazzo perfetto e, dopo lo choc iniziale, ha aperto la stagione del cambiamento, con la revisione delle proprie colpe e delle proprie scelte. Valentino [Rossi], come pilota, era rimasto quello di sempre. (Alessandro Pasini, Corriere della sera, 5 maggio 2008, p. 47, Sport).

Derivato dall’agg. sportivo con l’aggiunta del prefisso extra-1.

Già attestato nella Repubblica dell’11 marzo 1989, p. 38, Sport (Leonardo Coen).