Fassiniano

Neologismi (2008)

fassiniano


s. m. e agg. Sostenitore della linea politica di Piero Fassino, esponenete politico del centrosinistra; che si richiama a Piero Fassino. ◆ il direttore dell’«Unità» Furio Colombo rovescia il leit-motiv fassiniano -- che recita: l’indignazione è sacrosanta ma non basta per fare politica e vincere (Manifesto, 23 febbraio 2002, p. 4, Politica) • Gli altri esponenti del Listone osservano un po’ stupiti l’offensiva fassiniana, la delegittimazione delle proiezioni Nexus, la denuncia del grande complotto. (Fabrizio De Feo, Giornale, 15 giugno 2004, p. 4, Il fatto) • La battaglia politica nel Pd è cominciata prima di un’adeguata, approfondita riflessione sulle ragioni della sconfitta. Forse era inevitabile visto lo scarto tra le aspettative e il risultato elettorale. Ora però aumenta il rischio di una corruzione delle analisi ai fini della battaglia interna. Popolari e fassiniani hanno stretto un patto preventivo con [Walter] Veltroni: hanno stoppato l’autocandidatura di [Pier Luigi] Bersani a capogruppo e concordato un nuovo organismo di vertice, che esclude [Massimo] D’Alema, [Franco] Marini, [Francesco] Rutelli, [Arturo] Parisi. (Claudio Sardo, Mattino, 12 maggio 2008, p. 1, Prima pagina).

Derivato dal nome proprio (Piero) Fassino con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.

Già attestato nella Stampa del 9 aprile 1997, p. 2, Interno (Filippo Ceccarelli).