Filter bubble

Neologismi (2017)

filter bubble


(Filter Bubble) loc. s.le f. L’ambiente virtuale che ciascun utente costruisce in Internet tramite le sue selezioni preferenziali, caratterizzato da scarsa permeabilità alla novità e alto livello di autoreferenzialità. ◆ Proviamo ora ad applicare questo concetto alle storie che leggiamo tutti i giorni sui social network, a quello che Facebook ci propone quotidianamente sul news feed, alle notizie che ci vengono somministrate attraverso un processo che gli esperti hanno definito "Filter Bubble": in sintesi, Facebook fa comparire nella home solo quello che ritiene essere per noi di rilievo, gli stati e le foto che possono "piacerci", i contenuti ai quali metteremmo (per l'appunto) più facilmente un "mi piace", escludendo quello che è diverso, che potremmo non approvare o non interessarci. Letteralmente una bolla, che ci impedisce di guardare oltre. (Eugenio Maddalena, Huffington Post.it, 28 aprile 2016, Il Blog) Solo il 5% degli utenti Facebook adulti dichiara di leggere sul social network opinioni molto diverse dalle proprie. Ecco, in pratica, la filter bubble, la bolla di contenuti, misurata dalla società Morning Consult. (Federica Colonna, Corriere della sera, 30 aprile 2017, La Lettura, p. 9).

Espressione ingl. composta dai s. filter (‘filtro, filtraggio’) e bubble (‘bolla’), coniata da Eli Pariser e presente nel suo saggio militante The Filter Bubble: What the Internet Is Hiding from You (2011).

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