Fixer

Neologismi (2008)

fixer


s. m. inv. Chi aiuta a stabilire contatti; con particolare riferimento a chi è nato o vive in zone di guerra e aiuta i giornalisti a entrare in contatto con gli ambienti locali. ◆ Romain [Zaleski], che a 11 anni a Varsavia faceva la staffetta della resistenza polacca, è un tipo tosto, che odia sentirsi definire raider e ama invece definirsi fixer. Di sé dice che qualche volta può amareggiare gli amici, ma mai tradirli. (Alberto Statera, Repubblica, 26 settembre 2005, p. 10) • «Ksm», che subisce un pesante trattamento, vuota il sacco. E spiattella chi si nasconde dietro l’enigmatica figura: Adnan Gulshair Al Shukrijumah. Oggi ventottenne, originario dell’Arabia Saudita, nato forse in Guyana, ingegnere elettronico, maestro di computer, l’estremista è un personaggio chiave nelle rete di Osama. È un «fixer», un facilitatore di operazioni, un manager del terrore. (Guido Olimpio, Corriere della sera, 6 settembre 2006, p. 11, Esteri).

Dall’ingl. fixer (‘persona che fissa’).

Già attestato nella Repubblica del 26 luglio 1991, p. 13, Politica estera.