Fórca

Vocabolario on line

forca


fórca s. f. [lat. fŭrca]. – 1. a. Attrezzo agricolo usato per smuovere e caricare fieno, paglia e prodotti analoghi; è per lo più fatto di un ramo biforcuto di legno duro, come il corniolo, oppure di un robusto manico di legno in fondo al quale è innestata una forcella di ferro a due o più denti (rebbî) leggermente arcuati: ammucchiare la paglia con la f.; gli ugonotti facevano la guardia a turno per tutta la nottata, armati di schioppi, roncole e f. fienaie (I. Calvino); a forca, in forma di forca, per indicare o descrivere oggetti biforcati. b. Lunga pertica terminante con due o più rebbî, usata come arma astata dal 15° al 17° secolo. c. Per estens., qualsiasi arnese terminante con due rebbî, o anche la parte biforcata di qualche cosa: Nel vano tutta sua coda guizzava, Torcendo in sù la venenosa forca Ch’a guisa di scorpion la punta armava (Dante). 2. Patibolo sul quale vengono eseguite impiccagioni (in questo senso, un tempo fu più usato il plur. forche, con lo stesso sign. del sing.), formato da due pali di legno fissati verticalmente al terreno e congiunti in alto da un legno orizzontale a cui è assicurato il capestro: rizzare la f.; condannare, mandare alla f.; morire sulla f., impiccato; mandare, andare alla f., forma ant. d’imprecazione corrispondente all’odierna mandare, andare al diavolo e sim.; arnese da f., avanzo di f., faccia da f., oggi meno com. che arnese, avanzo, faccia da galera; usato assol. e riferito a persona, uomo degno della galera: è una f. (anche come titolo d’ingiuria: forca!); con senso attenuato, di ragazzo impertinente, indisciplinato: quel figliolo è una vera forca. Per le f. caudine, v. caudino. 3. Locuzioni fig.: tosc., fare forca, marinare la scuola; ant., fare le f., fingere d’ignorare ciò che si sa, o anche far moine. 4. In zoologia, nome di due appendici dell’ultimo segmento addominale dei crostacei, e, negli insetti dell’ordine collemboli, di un lungo processo del quarto segmento addominale biforcato e ripiegato in avanti, che serve per il salto. Con l’una e con l’altra accezione, è più spesso usata la forma lat. scient. furca. 5. ant. In geografia, stretto valico di monte, fra cime acute; è termine ancor vivo in alcuni toponimi, come Forca d’Acero, Forca Caruso, Forca Canapine, ecc., valichi appenninici. 6. Pesce forca, unica specie mediterranea dei pesci teleostei peristedidi (Peristedion cataphractum): è lungo una trentina di centimetri, ha corpo slanciato e testa molto caratteristica, corazzata, con muso lungo, depresso e forcuto, occhi grandi, bocca posta inferiormente, sdentata e provvista di bargigli che pendono dal labbro inferiore; il corpo, rivestito da grosse placche ossee, è di colore rosso scarlatto dorsalmente, rosso-rosa lateralmente e bianco-rosa argenteo sul ventre. ◆ Dim. forchina (non com.), forchétto m. (v.), forchino m. (v.); accr. forcóne m. (v.); hanno sign. più particolari i dim. forchétta (v.), forcina (v.) e forcino m. (v.).

CATEGORIE