formica1 (pop. formìcola) s. f. [lat. formīca (affine al gr. μύρμηξ, lat. tardo formīcŭla (dim.)]. – 1. a. Insetto imenottero aculeato della famiglia formicidi, che conduce una vita sociale altamente organizzata e differenziata in caste, in cui si trovano femmine feconde (regine), maschi e operaie che vivono in nidi scavati e costruiti nella terra o nel legno; ha piccole dimensioni, e il corpo ben distinto da due strozzamenti in capo, torace e addome: la testa, relativamente grossa, porta occhi composti, antenne ripiegate a gomito, e mandibole più o meno sviluppate a seconda della specie; le regine e i maschi sono di solito alati e provvedono alla riproduzione, mentre le operaie, infeconde e attere, formano il grosso della società ed eseguono tutti i lavori necessarî alla vita di questa. b. Con denominazioni varie, indica particolari specie di formicidi: f. amazzone, nome di alcune specie fornite di mandibole falcate, incapaci di attendere ai lavori della società e di nutrirsi, per cui dipendono interamente dalle specie schiave; f. argentina, insetto (Iridomyrmex humilis) originario dell’America Merid. ma diffuso anche altrove, le cui operaie, che si nutrono delle secrezioni di afidi e cocciniglie, invadono le abitazioni umane, assaltano gli alveari, infestano pollai, conigliere, ecc.; f. bianca, nome comune della termite; f. bulldog o f. sergente, nome di varie specie australiane di grandi dimensioni, con occhi molto sviluppati e aculeo formidabile, rapaci, aggressive, capaci di spiccare salti di 30 cm d’altezza; f. mietitrice, insetto (Aphaenogaster barbara) assai comune nei paesi europei, così chiamato perché asporta in giugno i semi delle spighe di grano, avena e orzo; f. puzzola, nome della specie Liometopum microcephalum, che nidifica nelle querce ed emette un odore ripugnante; f. rizzaculo, nome popolare di alcune specie che hanno l’abitudine di tenere l’addome rialzato; f. rossa, insetto della specie Formica rufa e di altre specie simili, comuni in