Fuga

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fuga


s. f. [dal lat. fuga, dello stesso tema di fugĕre «fuggire»]. – 1. a. L’atto di fuggire: darsi alla f.; darsi a f. precipitosa; prendere la f., anche estens., di persone, veicoli, ecc. che si mettano a correre veloci, o fig., di persona che parli rapidamente seguendo senza interruzione una serie di ragionamenti e sim.; pigliare la f., per sfuggire a qualcuno che insegua, che minacci; mettere, volgere, volgersi in fuga; salvarsi con la f.; costringere alla f. il nemico, i ladri, un assalitore; inseguire il nemico in fuga, che sta fuggendo; salvarsi con la f.; la Fuga in Egitto, la rapida partenza di Giuseppe e Maria con Gesù bambino da Betlemme per sottrarsi alla persecuzione di Erode (anche come tema spesso trattato nella pittura sacra). Frequente come sinon. più pop. di evasione: la f. dal carcere, da un penitenziario; preparare, attuare la f.; dare l’allarme per la f. di un detenuto. b. Nelle gare ciclistiche, l’azione di uno o più corridori che a un certo momento della corsa accelerano l’andatura e si staccano dal gruppo degli altri concorrenti. c. Nel linguaggio politico (ma anche in usi estens.), f. in avanti, locuz. con cui si suole indicare il fatto o la tattica di proporsi mete lontane, e spesso irraggiungibili, quando manchi la volontà o la capacità di risolvere i problemi immediati. 2. fig. Allontanamento rapido, improvvisa perdita di qualche cosa: la f. delle illusioni; evasione, come liberazione da un ambiente o condizione: la f. dalla realtà, la f. nel sogno; anche, il sottrarsi a un obbligo: la f. dai proprî doveri, dalle proprie responsabilità. Con accezioni più specifiche: f. di notizie, nel linguaggio giornalistico, rivelazione di notizie che dovrebbero rimanere segrete; f. di voti, perdita, da parte di un partito, di voti che si trasferiscono ad altro partito o ad altro candidato; f. di capitali, l’emigrazione all’estero di capitali nazionali quando assuma dimensioni preoccupanti; f. di cervelli, il trasferimento di scienziati dall’Europa negli Stati Uniti d’America in vista di migliori possibilità di lavoro o di ricerca. In economia, f. dalla moneta, fenomeno che si determina nelle fasi estreme dell’inflazione, quando la sfiducia nella valuta è già arrivata al punto di indurre chi può a preferire il baratto allo scambio monetario. 3. Altri usi estens. e fig.: a. Fuoriuscita di liquidi o aeriformi attraverso una rottura del tubo di conduttura: una f. di gas. b. In medicina, crisi impulsiva di automatismo ambulatorio, di cui il malato non ha memoria (f. epilettica) oppure ha un ricordo parziale. c. In psichiatria, f. delle idee, fenomeno proprio dell’eccitamento maniacale, legato all’acceleramento dei processi psichici, per cui il soggetto formula discorsi caratterizzati da legami associativi quanto mai superficiali e da una particolare rapidità di enunciazione. d. In psicologia e psicanalisi, f. nella malattia, meccanismo difensivo per il quale il soggetto si rifugia nella malattia psichica o psicosomatica per evitare i propri conflitti psichici. e. In architettura, serie continua di stanze, di colonne, ecc., una dietro l’altra e una uguale all’altra, in modo che, per effetto di prospettiva, sembrino una sola che s’allontana via via. f. In edilizia, lo spazio tra le piastrelle di una pavimentazione: f. stretta, larga. 4. In musica, componimento in stile imitativo, nel quale un tema principale (soggetto) e uno o più temi secondarî (contrassoggetti) vengono dalle varie voci esposti e poi ripresi entro uno schema diviso generalmente in quattro parti (esposizione, dedicata specialmente al soggetto; sviluppo, in cui emergono gli altri temi; divertimento, su motivi dei varî temi; stretta, dove le entrate delle varie voci, nel soggetto, sono ravvicinate): le f. di Bach. 5. In geometria: a. Punto di fuga di una retta, nella proiezione centrale, il punto del quadro nel quale viene proiettato, dal centro di vista, il punto all’infinito della retta; in partic., due o più rette parallele hanno lo stesso punto di fuga che, nel caso della prospettiva, appartiene all’orizzonte ed è il punto in cui concorrono, appunto in una fuga, tutte le immagini di rette parallele del geometrale. b. Curva di fuga, lo stesso che curva d’inseguimento (v. inseguimento, n. 3 a). 6. In astronomia e in astronautica, velocità di fuga, la velocità che deve possedere un corpo lanciato verticalmente dalla superficie di un astro per sfuggire al campo gravitazionale dell’astro stesso. 7. Nella tecnica, velocità di fuga di un organo rotante di una macchina, la massima frequenza di rotazione ammissibile per l’organo (il valore prefissato per tale velocità deve consentire un notevole margine di sicurezza rispetto ai limiti di resistenza dei materiali, sollecitati dalle forze centrifughe). 8. In elettrotecnica, circuito di fuga, condensatore di fuga, circuito o condensatore inserito tra un punto di un circuito e la terra e costituente una via a bassa impedenza per correnti variabili che attraverso di esso si disperdono a terra. ◆ Dim. fughétta (con sign. specifico, in musica, fuga di dimensioni e complessità ridotte); accr. scherz. fugóna, e più com. fugóne m., fuga rapida e precipitosa.

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