fuòri (pop. fòri e fòra; ant. e poet. fuòra; ant. fòre e fuòre) avv. e prep. [lat. fŏris, fŏras]. – 1. avv. a. Nella parte esterna, esternamente, rispetto a un luogo, a un ingresso, o anche, parlando di cose, rispetto a un qualsiasi contenitore (contr. di dentro); si unisce con verbi di quiete e di moto: essere, stare, restare f.; lasciare f. (una persona, un animale, un oggetto); andare, scappare, cacciare f. (ma cacciar f. i quattrini, sborsarli di malavoglia o perché costretti); c’è f. un tale che cerca di te; vieni f., se hai coraggio!; pleonastico: uscir f., cavar f., estrarre f., versare f., ecc. In parecchie espressioni s’intende fuori di casa: sono stato f. tutto