Gettata

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gettata


(ant. gittata) s. f. [der. di gettare]. – 1. a. L’atto del gettare, getto: la g. del cemento; rete da g., rete da pesca, detta anche giacchio, rezzaglio o sparviero. b. La distanza a cui può arrivare una cosa lanciata: vicino al lito una g. di pietra (Boccaccio); con questo senso, in balistica, è più usata la variante gittata. 2. Ciò che viene gettato, la quantità di roba che si getta. In partic.: a. Colata di gesso, metallo fuso, calcestruzzo, e sim., nelle opere di getto. b. Nuovo germoglio che la pianta rimette, ramoscello (più com. getto o buttata o messa). c. In fisiologia (più com. nella forma gittata): g. cardiaca, la quantità di sangue immessa dal cuore nel circolo arterioso in un minuto; g. sistolica, la quantità di sangue (nell’uomo adulto da 70 a 80 cm3) che viene espulsa da ciascun ventricolo del cuore a ogni sistole. 3. Diga a gettata (o assol. gettata): diga marittima costituita da pietre accumulate sul fondo marino con spessore via via decrescente dal basso in alto e sufficiente a lasciar emergere la diga stessa sopra il pelo libero dell’acqua. 4. Antica misura di lunghezza in uso a Milano prima dell’adozione del sistema metrico decimale, equivalente a m 5,22 (1 g. = 2 trabucchi).

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