già avv. [lat. iam]. – 1. a. Riferito a un verbo o a una locuz. in funzione di predicato, indica che nel momento in cui si parla, o di cui si parla, un fatto è ormai compiuto o sta compiendosi o è accaduto da poco: è già tutto fatto; quando arrivai alla stazione, il treno era già partito; Già era ’l sole a l’orizzonte giunto (Dante); io a quell’ora sarò già lontano. Altre volte sottolinea una situazione in atto o rafforza l’idea del tempo trascorso: andiamo, è già tardi; sono già stufo di stare qui; sono già due ore che aspetto; erano passati già tanti anni. Spesso, in frasi esclamative o interrogative, esprime la meraviglia, la contentezza o il rammarico che un fatto avvenga, sia avvenuto o stia per avvenire prima di quanto ci si aspettasse: è già l’ora?; sei già qui?; vuoi già lasciarci?; pensare che siamo già a Natale!; non mi pareva vero di avere già un impiego; peccato che lo spettacolo sia già terminato. E con più forza, di già: sei di già tornato?; spec. in risposte: «È l’ora d’andar via» «Di già?»; anche in grafia unita: un uomo ancora giovane, ma digià tutto calvo. b. Prima d’ora (volendo dire che non è la prima volta che si fa, si vede o si dice qualche cosa): t’ho già avvertito più volte; eppure quella faccia l’ho già vista in qualche luogo. c. Per l’addietro, in tempi passati: in