Insinüare

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insinuare


insinüare v. tr. [dal lat. insinuare, der. di sinus «seno1» col pref. in-1; propr. «introdurre in seno»] (io insìnuo, ecc.). – 1. a. Introdurre a poco a poco, e per lo più con cautela e destrezza: insinuò la mano nello spiraglio della porta; cercava di i. una lama nella commessura; Era il mattino, e tra le chiuse imposte Per lo balcone insinuava il sole Nella mia cieca stanza il primo albore (Leopardi). b. Più frequente l’intr. pron., introdursi o penetrare lentamente: il mare s’insinuava tra le anfrattuosità della costa; una specie di torpore s’insinuava nelle sue membra; per minuti le si era insinuato nelle orecchie un mugolio che veniva da stanze sempre più lontane, dall’altra parte della casa, un lamento come imbavagliato da porte chiuse una dopo l’altra (Evelina Santangelo). Di persona, inserirsi con accortezza e quasi senza farsi notare: s’insinuò tra la folla degli invitati; anche in senso fig., entrare a far parte di un ambiente, cattivarsi la fiducia o il favore di qualcuno, di solito con astuzia, con arte, con un contegno affettatamente premuroso e sim.: riesce a insinuarsi dappertutto; cercava di insinuarsi nelle alte sfere della finanza e della politica; insinuarsi nel cuore, nelle grazie di qualcuno. 2. Altri usi fig.: a. Immettere o far sorgere nell’animo altrui (agendo con delicatezza e in modo da non provocare reazioni contrarie) un sentimento, una convinzione, ecc.: i. la fede in Dio, la verità, l’amore per la scienza, ecc., nella mente o nello spirito di qualcuno. Più comunem., instillare o destare accortamente in altri, con malanimo e per interessi personali o con secondo fine, sentimenti negativi, opinioni erronee e sim.: i. il dubbio, la diffidenza, l’odio nell’animo di una persona; i. convinzioni false. Come intr. pron., di dottrine, opinioni, sentimenti, penetrare facendosi strada a poco a poco: è un’idea che si è insinuata ormai nella sua mente; la speranza, il dubbio, il sospetto, la disperazione si insinuavano nel suo cuore. b. Avanzare malignamente un sospetto o un’accusa, per lo più falsa, in modo indiretto, cioè con parole allusive e velate: non vorrai certo i. che c’è qualche cosa di male nei loro rapporti; che cosa vorresti i. con questo? c. non com. Affacciare, presentare, esporre timidamente: insinuò anche lui una proposta. 3. a. Nel linguaggio giur., i. un credito, nelle procedure di fallimento, avanzare la richiesta di essere ammesso al passivo, di essere incluso cioè nella lista dei creditori. b. Nel diritto romano postclassico, e anche di età successive, registrare, far registrare, ossia denunciare e far trascrivere in pubblici registri un contratto o altro atto o documento privato (testamento, donazione, ecc.). c. region. I. una domanda, una supplica, presentarla, inoltrarla all’autorità o agli organi competenti; l’espressione (che ricalca il ted. eintragen) era soprattutto in uso nella burocrazia delle province soggette all’Austria, nelle quali si poteva anche sentire o leggere, talvolta, l’intr. insinuarsi con il sign. di «rivolgersi (a qualcuno)». ◆ Part. pres. insinüante, anche come agg. (v. la voce).