Intellettüale

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intellettuale


intellettüale agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo intellectualis; nel sign. 2, sul modello del fr. intellectuel]. – 1. agg. a. Dell’intelletto, che concerne l’intelletto e la sua attività, di solito in contrapp. al sentimento, alla fantasia, alla volontà, al senso morale: le facoltà i.; doti i.; forza, vigore i.; virtù i. o speculative, nella teologia cattolica, abiti che dispongono le facoltà conoscitive all’apprensione del vero (comunem. distinte in intelletto, scienza, sapienza); cognizioni i., che s’acquistano con la mente, senza aiuto dell’esperienza o della percezione sensoriale; piacere, godimento i.; fatica intellettuale. b. Con riferimento all’intelletto, inteso come complesso delle facoltà mentali e dell’attività culturale: progresso i.; centro i., centro di studî (oggi comunem. centro culturale); proprietà i., il diritto d’autore su un’opera dell’ingegno. c. Limitato all’intelletto, con esclusione di altre facoltà come il sentimento, la fantasia, il gusto estetico, ecc. (sinon., quindi, soprattutto nella critica letteraria e artistica, di cerebrale): arte, poesia, musica i.; una distribuzione di colori, di linee, troppo intellettuale. Più com., in questo sign., intellettualistico. 2. Riferito a persona, colto, amante degli studî e del sapere, che ha il gusto del bello e dell’arte, o che si dedica attivamente alla produzione letteraria e artistica: una donna i. e raffinata; in questo sign. è per lo più sostantivato, soprattutto al plur., gli i., per indicare complessivamente coloro che si dedicano agli studî, che hanno spiccati interessi culturali, che esercitano una attività intellettuale o artistica (analogam., in designazioni collettive: la classe i., o, più comunem., la classe degli i.; gli ambienti i. e raffinati di Parigi; un salotto i. e mondano, e sim.). Nell’uso contemporaneo ha spesso valore iron. o limitativo, per indicare ostentazione di gusti e costumi raffinati o superiorità culturale e spirituale, non di rado solo immaginaria: è un i.; fa l’i.; posa a intellettuale. In ambienti politici, la parola è stata usata con accezioni e sfumature diverse, talora per definire coloro che, in un gruppo sociale, in un partito e sim., costituiscono, per la loro preparazione culturale, per ingegno, ecc., la mente direttiva e organizzatrice (ha questo sign. anche l’espressione gramsciana i. organico); talora, invece, per designare polemicamente chi, in nome di una effettiva o pretesa superiorità culturale, assume atteggiamenti individualistici e critici in seno alla società in cui vive, al gruppo politico di cui fa parte. ◆ Avv. intellettualménte, mediante l’intelletto: materia intellettualmente elaborata; per ciò che riguarda l’intelletto, dal punto di vista dell’intelletto: una conversazione intellettualmente stimolante; una persona intellettualmente molto valida (o, al contr., intellettualmente povera, modesta); con predominio dell’intelletto, e quindi con povertà di fantasia e di sentimento, cerebralmente: comporre, dipingere troppo intellettualmente.

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