Leggèro

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leggero


leggèro (o leggièro; ant. leggière o leggère, e leggièri o leggèri) agg. [dal fr. ant. legier, che è il lat. *leviarius, der. di lĕvis «lieve»]. – 1. Che pesa relativamente poco, che fa sentir poco il suo peso (contr. di grave, pesante): un carico l., una cassa l.; un gas più l. dell’aria; l’olio è più l. dell’acqua; l. come una piuma, come una foglia; indossare panni l., un vestito l. (e per estens., riferito a persona, esser l., avere indosso abiti leggeri: sei troppo l. per una serata così fresca). In chimica e in fisica, atomi l., elementi l., isotopi l., quelli aventi un numero di massa relativamente basso; leghe l., le leghe metalliche a base di alluminio o di magnesio. Nel linguaggio militare, truppe l. o armate alla leggera, o anche, con senso collettivo, armatura l., negli eserciti antichi, contingenti di truppe armate con scudi piccoli, per lo più tondi, e armi da lancio (giavellotti, archi, fionde); analogam., in epoca medievale e moderna, cavalleria l., formata da cavalieri con armatura leggera, destinata soprattutto ad azioni di ricognizione e di disturbo (v. anche cavalleggero). Nello sport, pesi l., una delle categorie in cui sono divisi, a seconda del peso, i pugili (da 58,968 fino a 61,237 kg); sempre nello sport, atletica l. (contrapp. a pesante), v. atletica. 2. estens. a. Legname l., il legno da opera facile a lavorarsi, e il legname da ardere che brucia facilmente. Terreno l., quello che richiede piccolo sforzo per l’aratura, come un terreno sabbioso; contrapp. a pesante. b. Che non dà sensazione di peso o di pesantezza: cibi l., alimenti l., pane l., che non appesantiscono lo stomaco, di facile digestione; pasto l., frugale, non troppo abbondante; aria l., che si respira con facilità, a pieni polmoni. 3. fig. a. Che si sopporta facilmente, che non affligge o affatica eccessivamente: un l. mal di testa; un l. rimprovero, una l. punizione; lavoro l.; salita l., poco ripida; studî l., letture l., piacevoli, che non richiedono intensa applicazione della mente; argomenti l., quelli di cui si tratta, scrivendo o conversando, piuttosto per passatempo e svago; con sign. specifico, musica l., l’insieme delle forme musicali minori, in partic. canzoni e ballabili, che non rientrano nella storia della musica d’arte né si identificano con la musica popolare. Con valore neutro, essere o parer l., di cosa che non dispiace, che non riesce gravosa: mi parrà l. fare questo sacrificio per te. Letter., agevole, facile: Ché ’l velo è ora ben tanto sottile, Certo che ’l trapassar dentro è leggero (Dante); leggier cosa vi fia comprendere il mio disio (Boccaccio). b. Di poca importanza o gravità: colpa, mancanza l.; l. danno; l. impedimento, l. difficoltà, che si rimuove facilmente. In partic., di malattia e sim., non pericoloso, di facile guarigione: febbre l.; una l. bronchite; una l. indisposizione; si è prodotto qualche l. ferita; anche riferito a persone: i feriti l.; i malati più leggeri. c. Piccolo, poco, modico: la spesa è l.; vi è una l. differenza; vi sarà un l. aumento di prezzo; prendere una l. dose di bicarbonato; praticare una l. incisione; e in genere, poco notevole: ha un l. difetto di pronuncia; parlava italiano con l. accento straniero. Debole, moderato, di poca forza o intensità: dà una voce leggiera leggiera al pescatore (Manzoni); una l. pioggia, un vento l.; un l. urto; una l. scossa di terremoto; sigaretta l.; purgante l., blando; vino l., poco alcolico; di colore e tinta, chiaro, non carico; sonno l., quello di chi si sveglia al minimo rumore. Che è debolmente percepito dai sensi: un l. rumore, un leggerissimo scalpiccìo; l. pressione del dito, della mano, del piede. d. ant. e raro. Modesto, umile: uomo di condizione assai leggiere (Boccaccio). 4. a. Che è poco carico, che ha sopra di sé poco peso; detto spec. di imbarcazioni: Con un vasello snelletto e leggiero (Dante); bastimento l., bastimento che, avendo poco peso di carico o di zavorra, ha scarsa immersione; naviglio l., in genere, nelle marine militari, il naviglio sottile non corazzato (incrociatori leggeri, cacciatorpediniere, ecc.). Con sign. affine riferito a persona: essere l. a quattrini, averne pochi; tenersi l. di stomaco; sentirsi l., provare un senso di generale benessere fisico o di sollievo morale (come quando ci si libera da qualche grave preoccupazione, da una responsabilità, dal peso di una colpa, ecc.); quindi, comunem., svelto, spedito nei movimenti: è molto l. quando balla; camminare a passi l.; avere il passo, i movimenti l.; sì come colui che leggerissimo era, prese un salto (Boccaccio); anche di animale: Una lonza leggiera e presta molto (Dante); con accezione partic., avere la mano l., che grava poco (del chirurgo che opera con destrezza e delicatezza, di un violinista o pianista che suona agilmente e quasi volando sulle corde o sui tasti, ecc.); avere il tocco l. (di un pittore, musicista, fig. di uno scrittore, ecc.). Per analogia, delle linee architettoniche: archi l.; guglie, volute leggere. b. fig. Di persona che agisce senza riflettere, di poco giudizio, o incostante, volubile: uomo l., ragazza l. (con senso peggiorativo, donna l., frivola, di comportamento poco serio); Ché nel mondo mutabile e leggiero Costanza è spesso il varïar pensiero (T. Tasso); estens., cervello l., testolina l., ecc. A cuor l., con spensieratezza, senza badare alla gravità delle parole o degli atti; con sign. affine, la locuz. avv. alla leggera: tu prendi le cose troppo alla leggera. 5. In musica, leggero, didascalia che indica generalmente un passaggio rapido, che, nel pianoforte, si esegue senza pressione, toccando i tasti con la sola forza necessaria per produrre il suono, e, negli strumenti ad arco, viene normalmente eseguito diminuendo la pressione dell’arco sulle corde (ma la parola è riferita più al carattere del brano che a una particolare maniera di usare l’arco). Leggerissimo, didascalia che tende a sottolineare l’andamento particolarmente leggero di un pezzo. ◆ Dim. leggerino, leggerétto; solo nel sign. 4 b l’accr. leggeróne (con il f. leggeróna). Negli alterati, così come nel superl. leggerissimo e nei derivati, non si ha il dittongo ie (che del resto nella stessa forma leggiero è ridotto a mera grafia, essendo l’i muto ormai da secoli). ◆ Avv. leggerménte (non com. leggierménte, ant. leggieraménte o leggeraménte), in modo leggero, con leggerezza (nei sign. proprî e fig.): essere leggermente vestito; toccare, grattare, spalmare leggermente; rimase leggermente ferito; accennare, toccare leggermente di una cosa, senza trattare a fondo l’argomento; muoversi, camminare leggermente, con leggerezza e agilità; parlare, agire, comportarsi troppo leggermente, senza ponderazione, con scarsa serietà. Nell’uso ant., anche facilmente, agevolmente: a questa quistione si può leggiermente rispondere (Dante); il che leggiermente creduto fu (Boccaccio); con lo stesso sign., la locuz. avv. di leggieri (v. leggieri).