liberazióne s. f. [dal lat. liberatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di liberare, di liberarsi o di essere liberato (da una soggezione, da un male, da un vincolo, da un controllo, ecc.): la l. degli schiavi, dei prigionieri; l. dalla schiavitù, dalla prigionia, da un pericolo, da un obbligo; l. di un detenuto; l. di un fondo, di una casa dalle ipoteche; l. d’un titolo azionario; anche da ciò che opprime moralmente, spiritualmente: l. da un rimorso; appena confessata la sua colpa, provò un senso di l.; o socialmente: l. della classe operaia, o contadina, dall’oppressione, dallo sfruttamento; movimenti di l. delle donne, per il riconoscimento dei loro diritti (quando questi non erano, o erano solo parzialmente, loro riconosciuti). Quando non vi sia una determinazione, s’intende per lo più liberazione dalla schiavitù, dal carcere: attendere, ottenere la l.; l. condizionale, concessione della libertà vigilata, prima della fine della pena detentiva, a un detenuto che abbia scontato 30 mesi o almeno metà della pena e abbia dato prove costanti di buona condotta; o redenzione dallo straniero, da un’oppressione politica in genere: guerra, moti di l.; lotta di l., in