livèllo1 s. m. [der. di livellare3]. – 1. a. Quota di un piano orizzontale (e quindi di ciascun suo punto), rispetto a un altro piano orizzontale di riferimento; più in generale, l’altezza di un punto su una superficie (cioè, propriamente, la sua minima distanza dalla superficie): essere sullo stesso l., avere il medesimo l., avere la stessa quota, la stessa altezza rispetto al riferimento; a livello, sullo stesso piano, e s’intende di solito il piano del suolo, detto anche l. stradale (così nelle espressioni: passaggio a l., incrocio di una strada e di una ferrovia sul medesimo piano; strada a l., non sopraelevata né sottostante rispetto alla campagna, cioè al terreno circostante; terrazza a l.; tiro a l., in balistica militare, tiro parallelo al piano, non inclinato cioè né verso il basso né verso l’alto); essere a differente l., a l. più basso o più alto; il l. delle acque del fiume si alza, si abbassa (con riferimento al livello del pelo libero); raggiungere, superare il l. di guardia (v. guardia1, n. 6); la differenza di l. tra la strada e il cunicolo è molto forte (come sinon. di differenza di l., v. anche dislivello); misurare il l. della nafta, del carburante nel serbatoio. b. Curva o linea di l., luogo dei punti che hanno un medesimo livello; in senso più generico, con riferimento a una determinata grandezza (per es., alla temperatura), luogo dei punti nei quali la grandezza considerata ha lo stesso valore; se la grandezza in esame è rappresentabile mediante una funzione, sono chiamate linee di l. della funzione le linee luogo dei punti del piano in corrispondenza dei quali la funzione assume lo stesso valore. L. del mare (o più propriam. l. marino medio), quello intorno a cui si compiono le oscillazioni della superficie del mare, e che viene assunto come superficie di riferimento, o l. zero, nelle misurazioni altimetriche, per le quali si usa comunem. la locuz. sul l. del mare (abbrev. s.l.m.) o, più semplicem., sul mare (abbrev. s.m.):