Logofago

Neologismi (2019)

logofago


s. m. (iron.) Chi parla molto e a sproposito, quasi divorando le parole, in spregio al loro valore e significato. ♦ “Potremmo dire che questo è un governo di ‘logofagi’, di mangiatori di parole: sempre le stesse, rimasticate per parlare alla pancia degli italiani”, dice al Foglio Giuseppe Antonelli, linguista, autore di Volgare Eloquenza (Laterza, 2017) e Il museo della lingua italiana (Mondadori, 2018). “O – più precisamente – di mangiatori di logos, che in greco non voleva dire solo parola ma anche pensiero […]”. (Giuseppe Antonelli, intervistato da David Allegranti, Foglio.it, 16 gennaio 2019, Politica).

Composto dai confissi logo- e -fago.

Parola d’autore, che recupera l’illustre precedente del commediografo Giuseppe Amenta (Napoli 1659 - ivi 1719), nella commedia La Carlotta (1708): «alcuni affamati logofagi […] ruttano tali sentenze…».