Manifèsto²

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manifesto2


manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi, ordinanze, programmi politici, slogan, ecc.): un m. del Comune, della Regione, del Distretto militare; i m. dei concerti e delle rappresentazioni teatrali; vicino alla biglietteria un grande m. dai colori sgargianti annunciava lo spettacolo della serata (Antonio Tabucchi); m. elettorale; un m. del comitato organizzatore della mostra; il m. di un convegno, ecc. (v. anche poster). Anche, avviso o annuncio pubblicitario su foglio, o cartellone, molto ampio, spesso con disegni a colori vivaci atti a richiamare l’attenzione del pubblico, che si espone anch’esso sui muri delle città, all’interno di locali aperti al pubblico, o, entro riquadri a ciò predisposti, lungo alcune vie di comunicazione: attaccare, affiggere, strappare i manifesti. 2. Programma politico o culturale lanciato da partiti, da gruppi o da correnti: il «M. del partito comunista» di K. Marx e F. Engels, pubblicato a Londra nel 1848; il «M. del futurismo» di F. T. Marinetti, pubblicato in francese nel 1909; m. degli uguali, lo statuto del movimento politico settecentesco detto babuvismo. 3. Nel linguaggio comm., denominazione di alcuni documenti: m. del carico, m. di partenza, documenti doganali dei quali devono essere munite le navi e gli aeromobili in arrivo dall’estero, e rispettivam. in partenza per l’estero, contenenti la descrizione di tutte le merci che costituiscono il carico. Nel mercato finanziario, m. di emissione, il programma che una società emittente di un prestito obbligazionario deve compilare e rendere pubblico, e nel quale occorre enunciare gli estremi della costituzione della società. ◆ Dim. manifestino (v.); accr. manifestóne.

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