Mascherina di comunità

Neologismi (2020)

mascherina di comunita


mascherina di comunità loc. s.le f. Presidio igienico costituito da una mascherina usa e getta o lavabile, acquistabile in un negozio o anche fatta in casa con materiali multistrato idonei a costituire una barriera. ♦ Accanto alle Ffp2 ed Ffp3 che si usano nei reparti Covid-19 e alle chirurgiche che usano tutti gli altri sanitari, ci saranno le "mascherine di comunità": «Avranno una capacità filtrante dell'85 per cento — racconta Ravizza — Più che sufficiente in un ambiente di lavoro dove ci sono controlli e dove deve recarsi solo chi è in salute». (Jacopo Ricca, Repubblica, 18 aprile 2020, p. 5, Cronaca) • [tit.] Coronavirus: le mascherine di / comunità e le altre, il punto [sommario] Quali materiali utilizzare, come lavarle e quali sono le alternative. Uso autoprodotto autorizzato e consigliato anche dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). (Corriere della sera.it, 13 maggio 2020, Salute) • La faccenda si complica ulteriormente, inoltre, quando si fa riferimento alle cosiddette ''mascherine di comunità" – quelle che indossiamo ogni giorno, per intenderci – differenti dalle altre ''a uso medico'', sviluppate cioè per essere utilizzate in ambiente sanitario e certificate in base alla loro capacità di filtraggio. A tal riguardo, il professor Brussaferro ribadisce che "dipende dal materiale con cui sono state realizzate ma queste non hanno potere filtrante, fungono solo da barriera". Stando a quanto si apprende dalle linee guida stilate dall'ISS le mascherine di comunità "come previsto dall’articolo 16 comma 2 del DL del 17 marzo 2020, hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e non sono soggette a particolari certificazioni. Non devono essere considerate né dei dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus SARS-COV-2". (Rosa Scognamiglio, Giornale.it, 4 giugno 2020, Cronache) • Attenzione al dpcm. Tra le pieghe del decreto licenziato dal premier Giuseppe Conte ieri sera spunta il giallo delle mascherine. Nel comma "c" del primo capitolo dell'articolo 1 vengono infatti depennate quelle di comunità. Le mascherine di stoffa, anche alla moda e griffate che usano in tanti, finiscono così fuori dall'elenco di quelle consentite. La dicitura "mascherine di comunità" viene infatti sostituita con "dispositivi di protezione delle vie respiratorie”. Qual è la differenza tra le due categorie? Cosa cambia? E perché le "mascherine di comunità", espressione usata dal governo fin dall'inizio della pandemia, sono state mandate in soffitta? Mistero. (Tempo.it, 19 ottobre 2020, Attualità).

Loc. composta dal s.f. mascherina, dalla prep. di e dal s. f. comunità.