Mèdico3

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medico3


mèdico3 s. m. [dal lat. medĭcus, propr. uso sostantivato dell’agg. prec.] (pl. -ci). – 1. Chi professa la medicina: albo, ordine dei m.; fare il m., esercitarne la professione; chiamare il m. (pop. andare per il m.); consultare il m. o un m.; l’opera, il consiglio, il parere del m.; un buon m., un cattivo m. (con riguardo alle attitudini, alla capacità); un m. bravo, valente, famoso; m. di casa, di famiglia (attualmente, m. di famiglia sostituisce la precedente denominazione di m. della mutua); m. curante, quello che ha in cura un paziente; m. consulente, quello chiamato per un consulto. Il termine indica la professione più che la persona in sé, e perciò non si usa quasi mai come vocativo né come titolo preposto immediatamente al nome, funzioni nelle quali è in genere sostituito da dottore. Con qualifiche speciali, che ne indicano le particolari competenze o funzioni: m. chirurgo, titolo dato in passato al medico specializzato in chirurgia (per l’uso attuale, più ampio del titolo di m. chirurgo, v. chirurgo), contrapponendosi al m. fisico, addetto a curare le malattie nell’ambito della sola medicina, senza operare interventi chirurgici; m. specialista, che esercita la sua attività in una precisa branca della medicina, per la quale ha frequentato il corso, e conseguito il prescritto diploma, di specializzazione; m. generico, non specialista, detto anche, comunem., m. internista; m. ospedaliero, che presta servizio in un ospedale; m. primario, o assol. primario, quello che ha la direzione di un reparto ospedaliero; m. di guardia, il sanitario che, in un posto di pronto soccorso o in un reparto ospedaliero, è addetto all’assistenza medica durante il turno obbligatorio di guardia; m. condotto, medico che, prima della istituzione del servizio sanitario nazionale, era addetto all’assistenza degli ammalati a domicilio entro i limiti della condotta sanitaria (ora abolita), alle dipendenze del Comune; m. provinciale, organo dipendente dalla Regione, responsabile della sanità pubblica di una provincia; m. federale, incaricato di prestare assistenza sanitaria agli atleti e a quanti praticano uno sport; m. militare, ufficiale laureato in medicina operante nel servizio sanitario militare, avendo gli stessi obblighi dei pari grado delle forze armate (con funzione appositiva: ufficiale m., e, precisando il grado, tenente, capitano, maggiore m., ecc.); m. di bordo, medico imbarcato sulle navi mercantili di qualche importanza, con il compito di provvedere all’assistenza medica e chirurgica dell’equipaggio e dei passeggeri, e di svolgere anche funzioni di ufficiale sanitario per la tutela dell’igiene e sanità a bordo (usualmente, è chiamato m. di bordo anche l’ufficiale medico delle navi militari); m. fiscale, v. fiscale, n. 2 b; m. legale, specialista in medicina legale, soprattutto in quanto esplichi praticamente la sua attività nel campo della medicina forense; m. di Sua Santità, sanitario membro del collegio medico dell’università di Roma, anche designato col titolo di «archiatra». Proverbî: m. vecchio e chirurgo giovane (perché la medicina richiede esperienza, la chirurgia mano ferma); dove entra il sole non entra il m., o, al contr., dove non entra il sole entra il m. (l’aria pura e la luce sono la migliore norma d’igiene); è un gran m. chi conosce il suo male (inteso soprattutto in senso fig.); il m. pietoso fa la piaga verminosa (oppure cancrenosa, o purulenta, o puzzolente); gli errori dei m. li ricopre la terra, quelli dei ricchi il denaro. 2. a. estens. Chi sa prestare le cure opportune, o fa in qualche modo le funzioni del medico: mio padre è stato un buon m. per me; essere un mezzo m., avere qualche nozione di medicina, spec. nelle sue applicazioni pratiche. b. fig. Ciò che in qualche modo costituisce un rimedio a mali fisici o morali, o che può guarire da difetti, da cattive tendenze, e sim.: il tempo è un gran m.; per scavezzacolli come lui, il miglior m. sarebbe un buon bastone. Riferito a persona: il confessore è il m. dell’anima. ◆ La forma femm. medichéssa è dell’uso ant., o scherz. e spreg.; nell'uso attuale va diffondendosi il femm. medica riferito a donna che eserciti la professione. ◆ Dim. medichétto, medichino; spreg. medicùccio, medicónzolo (v. anche medicastro); accr. medicóne (scherz., medico valente, di gran fama; nell’uso com., ciarlatano); pegg. medicàccio.

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