Climate positive

Neologismi (2022)

climate positive loc. agg.le inv. Nell’àmbito delle strategie produttive aziendali, si dice di quanto riesce a superare il raggiungimento dell’obiettivo di emissioni di anidride carbonica e di gas serra pari a zero, determinando in questo modo un sensibile vantaggio per l’ambiente. ♦ È necessario, perciò, sviluppare tecnologie che rimuovano ciò che ha già invaso il nostro pianeta. Volendo riassumere queste azioni in un concetto, possiamo riferirci a quello che in America viene definito "climate positive" (ovvero un'attività che va oltre il raggiungimento di emissioni nette pari a zero per creare effettivamente un vantaggio ambientale rimuovendo ulteriore anidride carbonica dall'atmosfera o plastica dai nostri mari). A tale proposito, possiamo imparare molto dalle nuove generazioni che vivono sempre più una sorta di "positività climatica" e ascoltare i loro consigli e le loro voci, giustamente, accusatorie. (Marco Tedesco, Repubblica.it, 13 febbraio 2020, p. 52, RScienze) • L’azienda leader mondiale nel settore delle tecnologie di pagamento ha annunciato di aver ottenuto nel 2020 la carbon neutrality in tutte le proprie attività operative e di voler raggiungere l'obiettivo di zero emissioni entro il 2040. Visa ha inoltre definito una strategia per diventare azienda “climate positive” grazie a nuove partnership e a numerose iniziative volte a supportare il commercio sostenibile e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. (Jacopo Giliberto, Sole 24 Ore.com, 20 aprile 2021, Art) • Come può la moda avere un impatto positivo sul pianeta? È una domanda che i brand si stanno ponendo sempre più spesso, mentre l’industria cerca non solo di ridurre la sua enorme impronta ecologica, ma anche di contribuire al ripristino degli ecosistemi mondiali. Ecco perché Burberry ha fissato l’obiettivo ambizioso di diventare climate positive entro il 2040, mirando a rimuovere più carbonio dall’atmosfera di quanto ne emetta entro quella data. “Essere una forza per il bene significa fare sempre di più, andare continuamente oltre”, dice a Vogue Marco Gobbetti, ceo del Burberry Group. “Siamo stati una delle prime aziende del lusso a fissare dei Science Based Targets e puntiamo a diventare carbon neutral nei nostri processi operativi l’anno prossimo. Tuttavia, sappiamo che occorre fare di più per contrastare l’impatto del riscaldamento globale e il cambiamento climatico”. (Emily Chan, Vogue.it, 11 giugno 2021, Moda) • L’obiettivo di Henkel è di ridurre del 65% la sua impronta carbonica a livello globale entro il 2025, e di utilizzare, da qui a otto anni, solo elettricità proveniente da fonti rinnovabili. Ma c’è di più: «La nostra ambizione è quella di diventare climate positive entro il 2030 – continua Maffucci [Luigi M., responsabile sostenibilità e ambiente per la produzione adesivi della Henkel Italia] – vogliamo eliminare dall’atmosfera più gas serra di quanto ne generiamo, proprio come fanno gli alberi, Questo è possibile producendo energia pulita e immettendo in rete l’eccedenza, in modo che altri possano utilizzarla per ridurre le loro emissioni». (Alessio Di Sauro, Corriere della sera, 5 giugno 2022, p. 38, Economia).

Loc. ingl. (propriamente ‘positivo per il clima’).

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