Neodem

Neologismi (2008)

Neodem


(neo-dem), s. m. e f. inv. Nuovo democratico: negli Stati Uniti d’America appartenente a una corrente del Partito repubblicano; in Italia, appartenente all’area di ispirazione centrista e cattolica del Partito democratico. ◆ Un branco di «cani blu» fa il guastafeste in casa di Nancy Pelosi e Harry Reid: tra i nuovi eletti del voto di Midterm che hanno dato ai democratici le chiavi del nuovo Congresso ci sono parlamentari pistoleri, anti-aborto e anti-tasse, tre agende classiche del partito repubblicano. Li chiamano Cani Blu, il colore del partito che ha vinto le elezioni, dal nome della coalizione creata nel 1995 tra un gruppo di democratici del Sud favorevoli al pareggio del bilancio e a politiche fiscali e sociali all’insegna dei valori conservatori. Ricalcando il neologismo Neocon nell’America del dopo voto i Cani Blu si sono ribattezzati Neodem. Nuovo ago della bilancia della politica americana, i Neodem hanno strappato ai rivali repubblicani i seggi chiave per il ribaltone: (Gazzetta del Mezzogiorno, 11 novembre 2006, p. 21, Esteri) • Giovani, nordisti, blairiani e un po’ idealisti. Arrivano i Neodem e agitano i petali della Margherita. Vogliono meno Stato e più sicurezza, un nuovo patriottismo e un Partito democratico che sia un po’ meno «teo», sufficientemente «dem», ma anche molto «pop». Con buona pace dei Teodem e dei Popolari di Franco Marini. Non è una corrente, ma chissà: il congresso di aprile è vicino e le inquiete anime della Margherita si preparano a entrare nel Pd all’ombra delle rispettive bandiere. Quella dei Neodem è gialla, rossa e azzurra, come il dipinto dell’americano Jasper Johns stampato sulla copertina del documento: «Iniziativa per le riforme», quattro pagine e nove punti programmatici. (Monica Guerzoni, Corriere della sera, 7 marzo 2007, p. 9, Politica) • i neo-dem, l’area dei rutelliani, primo firmatario Pierluigi Mantini (e c’è anche Renzo Lusetti), durante il dibattito sul lodo Alfano, hanno presentato un lodo più ampio per sospendere i processi per tutti i parlamentari, a patto che non ci sia una flagranza di reato. «è un punto ragionevole di equilibrio» dice convinto Mantini. (Liana Milella, Repubblica, 20 luglio 2008, p. 6, Politica).

Dall’ingl. neodem, a sua volta composto dal confisso neo- e da dem, forma accorciata del s. democrat.

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