Neutrale

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neutrale


agg. [dal lat. neutralis, der. di neuter «nessuno di due»]. – 1. a. In senso stretto, detto di nazione che non parteggia né per l’uno né per l’altro di due stati o di due gruppi di stati in guerra tra loro: le nazioni, i paesi n.; dichiararsi, essere, restare, mantenersi neutrale. Anche, che appartiene a nazione neutrale: acque n., porto n., nave neutrale. In diritto marittimo sono considerate, fino a prova contraria, merci n. quelle trasportate da una nave neutrale. b. Per estens., di persona o gruppo di persone che si astiene dal prendere posizione tra due parti contrapposte che discutono o comunque contendono: essere, mostrarsi n.; assumere, tenere, seguire un comportamento, una linea neutrale. c. Usato come sost., con l’uno o l’altro dei due sign. precedenti: la politica dei n.; il parere di un neutrale. 2. In economia: moneta n., la moneta che dovrebbe seguire i movimenti delle entità reali del processo economico senza minimamente influire su di esse (ipotesi che non ha riscontro nella realtà); finanza n., l’attività dello stato che si limiti a prelevare la parte del reddito nazionale necessaria allo svolgimento dei servizî pubblici assicurabili soltanto dallo stato e che cerchi di non interferire sull’attività economica privata e sulla distribuzione della ricchezza. 3. In fisica e nella tecnica, sinon. di neutro. 4. In biologia, caratteri genetici n., quelli che non favoriscono né riducono le capacità riproduttive degli organismi; mutazione n., mutazione che non conferisce alcun vantaggio o svantaggio riproduttivo all’individuo portatore. ◆ Avv. neutralménte, in maniera neutrale, con neutralità, soprattutto in senso estens.: comportarsi, giudicare neutralmente; meno com. in senso politico: paesi che vivono neutralmente. Raro e ant., con uso o valore di neutro (in senso grammaticale): verbo usato neutralmente, cioè come intransitivo.

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